Promemoria

  …a cura di Anna Maria Matilde Filippozzi

 

Cuocere il riso Basmati:

Il riso di tipo basmati non è adatto per la preparazione di risotti o timballi, perché i suoi chicchi sono troppo fragili per certi tipi di cottura.

È importante sapere che non deve essere cotto in acqua abbondante, altrimenti perde il tipico aroma.

Prima di tutto si deve lavare in acqua fredda, per eliminare l’amido in eccesso;

poi va tenuto in ammollo per 30 minuti, per evitare che si sfaldi durante la cottura;

dopo averlo scolato, si può procedere tostandolo per un minuto in una pentola con pochissimo olio;

a questo punto si può aggiungere l’acqua bollente leggermente salata, in quantità doppia rispetto al riso;

dopo aver coperto la pentola, si lascia cuocere a fiamma bassa per 10 minuti, senza mescolare né scoprire, sfruttando il vapore che si crea all’interno;

per ultima cosa, si spegne il fuoco e si lascia riposare per 5 minuti, con il coperchio sopra.

Conoscere il tartufo:

È possibile conservarlo in luogo fresco e per un breve periodo (massimo 7-8 giorni) avvolto in una garza traspirante e chiuso in un barattolo di vetro.

Il tartufo nero si può sciacquare sotto l’acqua corrente, perché meno delicato, al contrario, quello bianco, si può pulire solo con un pennellino dalle setole morbide.

Per preservare al meglio l’aroma è consigliabile aggiungere il tartufo alle preparazioni cotte.

Tartufo nero e tartufo bianco hanno lo steso impiego nelle pietanze?

Il tartufo bianco è più indicato per piatti freddi, a crudo, viceversa, il tartufo nero, si utilizza per insaporire piatti caldi.

Fare una distinzione fra zuppe e vellutate:

Le zuppe si compongono di ortaggi. Dal punto di vista nutrizionale la zuppa può essere considerata un piatto unico purché siano presenti i legumi che garantiscono un buon apporto proteico. Una volta pronta, potrà essere completata con l’aggiunta di un buon cucchiaio di olio d’oliva a freddo e con una spolverata di grana, formaggio ricchissimo di proteine, vitamine e minerali.

Le vellutate cremose sono generalmente composte dall’abbinamento di massimo due/tre verdure .
A seconda degli ingredienti scelti per la realizzazione della vellutata, si può aggiungere panna da cucina fresca o tuorlo d’uovo sbattuto, olio d’oliva o burro a freddo.

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