Etimologia 42 (Postuma) – (Espressioni dialettali)

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Etimologia 42 (Postuma) – (Espressioni dialettali)

Quando si parla di Villafranca, il pensiero corre subito all’aeroporto, al castello, ai commercianti ambulanti (in particolare i formaggiai) e… alle sfogliatine, rese celebri da Marcello Fantoni all’inizio di questo [oggi XX, n.d.r.] secolo.
La parola “sfogliatina” è strettamente imparentata con “pasta sfoglia”, con “sfogliata” e con “sfogliatella” (quest’ultima, tipica di Napoli). Nell’espressione “pasta sfoglia” abbiamo il fenomeno del participio passato contratto: “sfoglia” equivale infatti a “sfogliata”. (È lo stesso fenomeno dell’italiano “malconcio” in luogo di “malconciato”, e del veronese roba compra per roba comprada, scarpa sbusa per scarpa sbusada ecc.)

L’etimologia della parola non ha nulla a che fare con le “foglie”. “Sfogliata” (da cui poi “sfogliatina” e “sfogliatella”) significa «che si solleva a foglietti durante la cottura, che forma dei foglietti».
Le sfoiadine di Villafranca, probabilmente, si facevano già all’epoca della fondazione del Borgo Franco, o Borgo Libero, nove secoli fa. Questo può essere dedotto dal fatto che nel Trentino del Duecento vi era una sorta di pasta detta foiada, dalla quale ricevettero il proprio nome un certo Foiadina menzionato a Locca presso Concei, poco sopra Bezzecca, nel 1316 e un Foiada menzionato in Val di Ledro, sempre in quei paraggi, nel 1323 (cfr. Cesarini Sforza, 1910-1913). Entrambi avevano figli adulti, quindi avranno avuto una certa età; i loro nomi risalivano, di conseguenza, al secolo precedente.

Se nel Trentino del Duecento (e forse prima) v’era questa foiada, o foiadina, e contemporaneamente nell’Italia centrale si faceva la pasta sfogliata (perché non si tratta certo di ricetta moderna!), come non concludere che già quando fu creato il Borgo Libero si facevano le sfoiadine? Forse non erano come oggi: saranno state magari più grandi, magari più dolci (o meno dolci), ma con ogni probabilità i coloni dislocati dal comune di Verona sulle rive del Tione – antenati degli odierni villafranchesi – le preparavano.

Giovanni Rapelli

Articolo apparso nella rubrica “L’angolo culturale: storia di parole” in “La voce socialista” n. 2, 15 marzo 1987, pag. 3.

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