Etimologia 62 (Postuma) – (Espressioni dialettali)

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Etimologia 62 (Postuma) – (Espressioni dialettali)

Butar in vaca
«Banalizzare, volgere un discorso (che si sta facendo) sul poco serio, per mancanza di intelligenza o di impegno» – In questa espressione, le “mucche” non c’entrano. Come ha dimostrato Dino Coltro (“L’Arena”, 12 aprile 1996), qui si tratta della vaca del baco da seta: alcuni bachi, infatti, dopo i rituali 40 giorni di “maturazione”, anziché fare il bozzolo marcivano, diventando ciò che si diceva “vacche”. Quindi, i se butaa in vaca, «diventavano vacche». L’espressione in questione valse, così, dapprima «buttare sul marcio», poi «buttare sul banale, sullo sciocco».

Dormir da l’ultima
«Dormire profondamente» – Anche qui abbiamo un ricordo dell’allevamento dei bachi da seta. Il baco compie il suo sviluppo in un mese; il suo sviluppo comprende 3 o 4 fasi dette “mute” o “dormite”, contrassegnate ciascuna da quello che sembra un sonno dell’animaletto, l’ultima dormita è quella più profonda, ecco il perché dell’espressione.

Dormir come ’n pantasso
«Dormire profondamente» – Il termine pantasso vale propriamente «chimo di animali macellati (la materia contenuta nello stomaco degli animali macellati)», ma è anche nome di un’erba palustre, e inoltre una «persona goffa e impacciata». La nostra espressione deriva da quest’ultimo significato, nel senso originario di “dormire pesantemente, come fanno i grassoni”. La voce ricorre in un’altra espressione analoga, cascàr come ’n pantasso: «cadere goffamente e pesantemente come un grassone».

Giovanni Rapelli

Articolo apparso nella rubrica “Modi di dire popolari” in “La solidarietà di Verona Est” n. 9, dicembre 1997.

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