Etimologia 46 (Postuma) – (Espressioni dialettali)

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Etimologia 46 (Postuma) – (Espressioni dialettali)

Nell’”Arena” del 20 settembre, a pag. 18, è apparso un articolo di Giorgio Gioco su don Benedetti, il noto sacerdote-scrittore di S. Anna d’Alfaedo, nel quale si spiega il significato dell’espressione gnochi smalzài. Vorrei rettificare l’etimologia offerta dal simpatico Giorgio Gioco. Egli pensa che smalzài sia l’alterazione del tedesco Mahlzeit «buon appetito», ma è in errore.
In realtà, smalzài è un aggettivo plurale maschile che significa «imburrati». È lo stesso termine che compare nell’espressione puina smalzada, tipica anch’essa della Lessinia, e riportata per la prima volta, a quanto ne so, dai fratelli Cipolla nel loro dizionario cimbro (1883-1834); i due studiosi dicono che tale è il nome della puina, o ricotta, fatta col latte non ancora privato della panna. Essi aggiungono che questa puina è anche detta grassa.
Alla base dell’aggettivo smalzà è la voce smalzo «burro», ben nota a vari dialetti veneti, e abbastanza antica (il REW cita per esempio l’antico bellunese smalz, il veneziano smalzo, il ladino smauz, ecc.). A sua volta, smalzo deriva dal tedesco Schmalz, anch’esso significante «burro», e penetrato nelle nostre regioni assai per tempo, verso il 1400-1500.

Giovanni Rapelli

Lettera a “L’Arena” pubblicata il 14 ottobre 1988.

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