Etimologia 67 (Postuma) – (Modi di dire e storia)

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Etimologia 67 (Postuma) – (Modi di dire e storia)

Santa Lussia

A S. Lùssia na ponta de ucia / a Nadal un passo de gal (a S. Lucia una punta d’ago, a Natale un passo di gallo): vorrebbe dire che il 13 dicembre sarebbe il giorno più corto dell’anno, ma non è vero. In realtà la notte più lunga cade tra il 20 e il 21. Come si spiega, allora, il detto popolare? Semplice: esso risale a prima del 1582, quando il nuovo calendario gregoriano soppresse 10 giorni, passando dal 4 ottobre al 15. Prima di allora, la notte più lunga era quella tra il 9 e il 10 dicembre (vicina, quindi, al giorno di S. Lucia).
La festa di S. Lucia (Santa Lùssia, il 13 dicembre) era un tempo non solo la più importante dell’anno, ma anche l’unica in cui si davano regali ai bambini. Purtroppo, ora questa bella tradizione si va perdendo, sommersi come siamo dall’americanizzazione: a S. Lucia si preferisce il Natale, e addirittura si sta imponendo da noi perfino la festa di Halloween (la vigilia di Ognissanti).
Tornando alla popolarissima S. Lùssia, non tutti sanno che anche in altre provincie avevano questa nostra usanza. Il 13 dicembre si davano, infatti, regali e dolciumi ai bambini nel Trentino, nel Mantovano, nel Vicentino, oltre che nel Veronese. È probabile che la tradizione sia nata a Verona, e da qui si sia diffusa nei centri circostanti. Non si sa di preciso, tuttavia, da quale fatto nascesse la festa. C’è una tradizione orale (incontrollabile) secondo la quale nel Duecento molti a Verona, soprattutto bambini, sarebbero stati colpiti da una malattia agli occhi. La gente sarebbe guarita dopo un pellegrinaggio a una chiesetta fuori Verona dedicata alla santa; subito dopo sarebbe nata la festa.
La santa, vissuta dal 283 al 303 circa, morì per la sua fede cristiana, e fu associata alle malattie della vista a causa del suo nome, che veniva derivato da “luce”. A Verona il culto è documentato dal 973, in un oratorio fuori città. Forse tale oratorio sorgeva nell’attuale Corso Porta Palio, dove in seguito venne costruita la chiesa di S. Lucia Intra. Agli inizi del Duecento compare, sul sito dell’attuale località di S. Lucia Extra, un ospedale per pellegrini dedicato alla santa, e gestito dalla stessa comunità di frati che curava la chiesa. È attorno a questo ospedale che sorgerà in futuro il centro di S. Lucia Extra.

Giovanni Rapelli

Articolo apparso in “El marciador”, dicembre 1998.

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