Etimologia 48 (Postuma) – (Espressioni dialettali divenute italiane)

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Etimologia 48 (Postuma) – (Espressioni dialettali divenute italiane)

In un simpatico articoletto (apparso sull’“Arena” del 10 settembre 1975, a pag. 7, col titolo “Onomaturgia”) il Prof. Gino Beltramini, grande cultore delle tradizioni della nostra terra (molti ricorderanno che fondò e diresse la rivista “Vita veronese”), accennava ad alcune parole italiane che nacquero a Verona. Vediamole qui sotto:

filarmonico – è aggettivo che deriva dall’Accademia Filarmonica di Verona, la prima nel suo genere, fondata nel Cinquecento;

sifilide – deriva dal poema Syphilis, sive de morbo gallico del medico veronese Girolamo Fracastoro, apparso nel 1530;

rivoltella – è termine coniato dal sacerdote veronese Antonio Bresciani (1798-1862) per tradurre l’inglese revolver;

criminaloide – termine coniato da Cesare Lombroso (1835-1909), celebre psichiatra e antropologo nato a Verona, di famiglia ebraica;

giallo (“romanzo poliziesco”) – questo termine deriva dal fatto che i primi romanzi del genere in Italia furono stampati da Arnoldo Mondadori nelle sue officine di Verona in una collana dalla copertina gialla.

Fin qui Beltramini (che riprendeva questi dati da una pubblicazione del linguista Bruno Migliorini). Possiamo aggiungere i nomi di vari piatti e vini: il pandoro, il nadalino, le sfogliatine, la pearà, il recioto, ecc. Ma v’è dell’altro. I più anziani ricorderanno quando nelle farmacie si vendeva il Veronal, un barbiturico abbastanza popolare. Secondo una versione, la formula di tale prodotto fu elaborata dal suo inventore – un Tedesco – su un treno proprio mentre questo transitava dalla stazione di Verona; seconda un’altra versione (accolta anche nel dizionario della lingua americana Webster), l’inventore avrebbe invece denominato così il suo prodotto perché ideato in procinto di partire per Verona. In ogni caso, dunque, la nostra città è coinvolta nella questione.

Giovanni Rapelli

Articolo apparso nella rubrica “L’angolo culturale: storia di parole” in “La voce socialista” n. 1, 15 febbraio 1989, pag. 3.

 

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