Etimologia 02 (toponomastica)

…a cura di Giovanni Rapelli

Etimologie

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Etimologia 2 (toponomastica) 

   Martino Buon Albergo — È un toponimo problematico, anche se a prima vista sembrerebbe di semplice comprensione: alla base sta sicuramente una antica chiesetta dedicata a S. Martino di Tours, eretta dove oggi vediamo la parrocchiale. Ma il problema sorge col secondo componente del toponimo, Bonalbergo. Sembrerebbe trattarsi di un «buon albergo», ma con quale significato di preciso?

   Marco Pasa propende a pensare a una sorta di locanda, eretta a non molta distanza dalla chiesa, che avrebbe assunto una rinomanza tale da venire definita “buona”, come a dire ottima: di qui verrebbe il “buon albergo”. La definizione Buonalbergo compare con certezza per la prima volta nel 1146 (villa Sancti Martini Bonialbergi = «paese di S. Martino BuonAlbergo»), ma già Dante Olivieri avvertiva che non sempre il termine medievale Buonalbergo indicava una locanda: talvolta è nome di persona, come è documentato a Firenze nel Duecento.

   Se, allora, si trattò di un nome di persona (forse di un importante personaggio locale?), cosa poté significare? Proporrei, in questo caso, di vedere in esso un «buon ricettacolo, buon contenitore di cose belle», cosí come si disse per esempio della Madonna (nelle Litanie: vas honorabile «recipiente onorevole», vas insigne devotionis «recipiente di insigne devozione»). Ugualmente, noi diciamo che in certe persone “albergano” sentimenti nobili. Se questa ipotesi risponde al vero, esistette a S. Martino una persona soprannominata Buon Albergo per le sue qualità morali.

   Altrimenti, non resterebbe che pensare a una locanda. Ma una forte obiezione a questa ipotesi è che la nostra provincia era piena di locande, e pare difficile che S. Martino ne avesse una di tale importanza da caratterizzare il paese.

Giovanni Rapelli

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