Riccadonna Michele

…a cura di Graziano M. Cobelli PoesiaPer contattarmi scrivi a >>> gcobelli05@gmail.com
Michele Riccadonna

Michele Riccadonna è nato a Verona l’8 Maggio 1973.
Ha pubblicato una prima raccolta di Poesie nel 2007 e con questa ha raggiunto le fase finale al Concorso Nazionale di Camaiore per Poesie edite, Edizione 2008.
Nel 2010 esce con una seconda pubblicazione.
Per entrambe ci sono prefazioni di persone di rilievo nel mondo della Cultura, maestri ad illustrare la Poesia di Riccadonna, abbastanza ermetica, ma nonostante ciò, ricca di immagini, in ogni sua Opera c’è sempre la chiave di volta che facilita il tuffo nelle emozioni.
Le sue Poesie sono state pubblicate in diverse riviste letterarie e poetiche.
Nei suoi programmi futuri, c’è il desiderio di fondare un’Associazione Culturale dove riunire la Poesia veronese in Lingua.
Vive e lavora a Verona.

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SCHEGGE DI POETA

Incustodita la scrivania,
esile senza l’ombra del mezzobusto.
Fogli sparsi, gettati
con disprezzo.
Poche righe dipinte,
confuse, appannate,
di incerta scrittura,
carta umiliata dal rigo nervoso,
per coprire il vuoto inchiostro,
di un pensiero mai espresso.
Il poeta rovista tra
il gorgheggio della mente,
l’ispirazione perduta
il fuoco ne attorciglia
l’opera, ma
le vie di fuga prolungano la latitanza.
Leggere scosse,
lampi e schegge da incastonare,
la maestria del Genio
non è fluida, ma ogni goccia
crea, quando giunge,
un suono.

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IL MIO DOMANI

Sfugge un pensiero grigio
un grigio di una grigia città
incanalandosi per la valle
balia al nascituro verde montano

Il celeste fuoco del fiume
mi prende per mano
m’indica dove le anse
paiono avvicinarsi come labbra
racchiuse in un sussurro
e la voce quasi squilla di benevolo selvaggio

Le lenzuola maliziose del tramonto
mi rivestono le spalle
impediscono sfugga il lamento del passato
ed il buio che mi attende
ha il sorriso del benvenuto

È lo stesso cielo che ricopre
il mio corpo fuggitivo
ma è più ampio l’angolo
pizzicato dai miei occhi

me ne andrò un giorno da qui
i richiami
il destino lo vuole
forse vivo per chi stranamente
mi assomiglia
forse vivo per accatastare coraggio
nella speranza di riuscire a vivere la mia vita.

Un giorno potrò dire di essere figlio della montagna
amico di me stesso
amante di ciò che era
promesso sposo al futuro.

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