Druschovic Umberto

…a cura di Graziano M. Cobelli

Poesia

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Umberto Druschovic

Umberto Druschovic 68 anni, sposato con Renata, 2 figli, Ivan e Natascia, piemontese di nascita e “formazione”, ma con lontane radici balcaniche, greche, turche, francesi. Vive in Valle d’Aosta da oltre 40 anni. Ex impiegato bancario, ora in pensione.
Appassionato da sempre di letteratura, scrive e si occupa di poesia da oltre trent’anni dopo aver recuperato una mai sopita passione giovanile. Nel 2003 esce la sua prima raccolta edita,  più volte andata in ristampa, recentissima invece, sempre in lingua italiana, la sua nuova ed ultima raccolta, contenente una parziale selezione delle liriche scritte negli ultimi anni. Con i suoi testi collabora a mostre tematiche e varie iniziative editoriali e letterarie con artisti e fotografi affermati. Numerose, ad esempio, le sue poesie che appaiono sui recenti libri fotografici “Chemp, un sogno portato dal vento” curato da Enrico Romanzi e “Sguardi” di Roberto Andrighetto,
Le sue poesie hanno ottenuto finora oltre 50 Primi Premi Nazionali, innumerevoli secondi e terzi premi, Premi speciali e molteplici altri riconoscimenti in ogni parte d’Italia.
È stato più volte ospite della Sede Regionale RAI della Valle d’Aosta.
Ha presentato le sue poesie in numerose serate e recitals a lui dedicati in vari contesti letterari, castelli, teatri, saloni pubblici, biblioteche, luoghi all’aperto. È stato invitato a declamare i suoi testi all’Università della Terza Età. Sue poesie sono state recitate pubblicamente a “Babel” 1° Festival della Parola in Valle d’Aosta e in tutte le Edizioni successive di “Les Mots”. Ospitato a “A cena con il Poeta” nell’ambito di “Ottobre, piovono libri” con patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Protagonista de “La luce della poesia”, recital-spettacolo di poesia e fotografia (Maggio 2010) patrocinato dall’Assessorato Regionale Istruzione e Cultura e dal Comune di Aosta in collaborazione con i Fotografi amatoriali del Cral Cogne.
Lettore ospite a “Sculturando” 2018, Cellio con Breia (Vc)
Le sue poesie sono state analizzate e commentate dagli studenti dell’Università di Tirana (Albania).
Gran parte dei suoi testi appaiono su svariate antologie di premi e manifestazioni letterarie.
I suoi testi poetici spaziano su vari temi e argomenti della vita, amore, introspezione, sentimenti, ecc. Tuttavia, negli ultimi anni ha rivolto particolare attenzione al mondo contadino e alla vita di un tempo nei villaggi di montagna.
È spesso richiesto per letture in pubblico e presentazioni di libri e serate culturali (alcune da lui stesso organizzate). Scrive prefazioni e introduzioni di libri che gli vengono richieste. In anni recenti ha dedicato molto impegno alla critica letteraria. È Membro di Giuria in Concorsi Letterari Nazionali. È membro di associazioni e circoli culturali.

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Di terra e di sassi

C’è un antico dolore
sempre taciuto,
una sorte già scritta
in chi è nato fra i sassi,
fra il legno e la paglia
di un’umile stalla.
Un amore perduto,
un sogno smarrito,
un sorriso negato
che porta rimpianto,
un tozzo di pane
da spezzare coi denti,
una vita da niente
di fatica e di stenti.
C’è un cammino segnato
in chi ha radici
di terra e di pietra.
Non tutte le genti
han la stessa ventura.
Chi è nato fra i monti
porta dentro qualcosa
che tiene per sé
con celata umiltà.
Chi è nato fra i monti
é come seme caduto fra i sassi.
È l’antico destino
assegnato alle foglie
di restare fedele
al proprio cammino
di accettare la sorte
e dal vento lasciarsi portare
di tornare alla terra,
come l’acqua del fiume
che ritorna nel mare.

Poesia pubblicata sul libro “Le parole del vento” © – Editrice “Accademia Barbanera”

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Scrivi per me

Scrivi qualcosa,
qualcosa per me, mi hai detto
una sera d’agosto,
scrivimi adesso che i nasturzi
scendono fioriti sui muri di pietra
e le rose per poco
hanno ancora bocciòli
da regalare al cielo.

Scrivi di noi, mi hai chiesto,
ora che il vento d’estate si acquieta
e questo odore di foglie e di terra
è presagio d’autunno
mentre già s’infuoca la vigna sulla collina
e arrossisce spogliandosi piano
come donna innamorata.

Scrivi di me e di te
sui pezzi di carta, sui fazzoletti,
scrivi per terra, per strada
sui tovaglioli del bar, sui quaderni di scuola,
scrivi sui muri
e sulle nostre lenzuola, mi hai detto,

ché non si perdano parole d’amore
nelle pieghe della vita

ché non cada nell’oblìo del mondo
questo volerci bene
questo prenderci per mano
nell’intreccio caldo delle nostre dita.

Poesia pubblicata sul libro “Le parole del vento” © – Editrice “Accademia Barbanera”
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