Lippi Massimo

…a cura di Graziano M. Cobelli

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Il palpito de la Speranza

 Il nome di chi spera
in Te
oo sacra montagna
che vedo all’orizzonte
io voglio portare
volando in alte grida
nel vivo sonno del cuorela tua maestosa Sapienza
il tuo gracile
mancamento de la Pace
perché in eterno
resti di noi
il nome tuo sonoro
d’acqua e di cenere penitenziale.
Ora ti solca il viso
e gli anfratti odorosi
la celebrata canzone
dei tuoi sguardi
il tuo sacro popolo
d’ombre è fioco
nel mio popolo cresce
e si dipana
viene chioma
dei tuoi vaghi pensieri
qui a morire un poco.
O monti azzurri
che avete le labbra
de le fate
purissimi lavacri
come di fanciullo
siate per noi la più fervida
preghiera.

***

Noi che da sempre

Noi che da sempre
abbiamo di Te
quel vago tremore
che spicca
il ramo dai fiori
e tende
nel gelo ultimo di marzo
al tuo rossore
a la palma ariosa del vento.
Non ci sarà che la prima stella
del tramonto
a essere per noi
l’asprigna gota
de la melograna
quando assieme a la notte
comincerà la giostra
dell’ombra
ne la camminante
porzione dell’azzurro.

Tra nidi e giunchiglie
pastura
l’altra moribonda vita
a lei ricorre
la placida notte
la silente piuma
de la Speranza.

Foto da: http://www.abcvox.info
Poesie da: Volume EXILIUM archivio di Graziano M. Cobelli