1. Lavagno (VR) – La Batteria Monticelli: “La riscoperta della Batteria Monticelli”… a cura di Giuseppe Corrà

…a cura di Giuseppe Corrà

Poesia

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Il nostro territorio veronese – ma vale per tutti i territori – è un mosaico di storie, di ambienti, di persone. Mazzurega e l’abate Lorenzi costituiscono un atomo infinitesimale della nostra realtà territoriale. Ed allora, cari lettori, giunge opportuna una ricerca di Giuseppe Corrà sulla “Batteria Monticelli”, una fortificazione nell’area di Lavagno. 
Io sono felice, in attesa di preparare “L’Estate” del nostro caro abate, di poter ospitare nella sezione “Cultura e territorio” di questo sito alcune puntate su un argomento certo molto lontano dal nostro abate ma vicinissimo all’idea di territorio che ci accomuna. Ringrazio pertanto il prof. Giuseppe Corrà per la ricerca che mette a disposizione di tutti noi.
Aldo Ridolfi
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La Batteria Monticelli: “La riscoperta della Batteria Monticelli”.

Lavagno si riappropria di una pagina della sua storia. Quando sembrava irrimediabilmente scomparsa e distrutta, la Batteria Monticelli torna alla luce ed anche in buone condizioni sui “Montesei”, le colline a ridosso della frazione Vago, in direzione Nord.
Il “ritrovamento” è frutto di una segnalazione ricevuta e del lavoro eseguito da Legambiente volontariato Verona (in particolare dagli architetti Lino Vittorio Bozzetto ed Albino Perolo) che hanno provveduto a segnalarne la presenza importante ed ancora ben conservata alla Soprintendenza cittadina chiedendo il vincolo monumentale sul manufatto e sull’area di pertinenza di quell’importante struttura militare, avamposto difensivo ed offensivo del forte di San Briccio, realizzato dal governo italiano a cominciare dal 1883 come caposaldo verso Est della linea di difesa e di controllo contro l’Impero austro-ungarico.
Con il progredire della potenza e della gittata dell’artiglieria, la fortificazione ottocentesca sprofonda nel terreno, si nasconde alla vista del nemico e si copre di spessi strati di terra. Sulle alture di Lavagno la Batteria Monticelli non si distingue dalla sommità del colle coperto di vigne, tanto da ingannare perfino lo storico: “… da tempo completamente scomparsa, era stata costruita a sud del forte San Briccio per battere la strada Verona-Vicenza” (Umberto Pelosio, Le fortificazioni nel veronese. Evoluzione ed armamento 1830-1915. Comando Ftase, 1986).

Se non fosse stato per uno dei tanti progetti edilizi che negli ultimi tempi danno l’assalto alla collina attorno a Verona e che obbligano a studiare le mappe, non si sarebbe sospettata la sua esistenza. E, invece, la Batteria Monticelli c’è ancora, quasi del tutto conservata e in buono stato proprio in località Monticelli.
Un progetto edilizio prevedeva la realizzazione di una doppia fila di case a schiera, all’interno dell’area della fortificazione, ancora oggi delimitata dai cippi originari.
Alla Soprintendenza, che facendo leva sul vincolo paesaggistico, ha bloccato il progetto edilizio, Legambiente chiedeva che venisse apposto ora anche il vincolo monumentale, in modo da tutelare maggiormente un’opera che, nel quadro più ampio delle fortificazioni veronesi, presenta un indubbio interesse storico.

Giuseppe Corrà (continua)

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Articolo del dicembre 2008 – Pubblicato anche sul quotidiano l’Arena.
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