1. GIUSEPPE LUIGI PELLEGRINI, ABATE E CONTE, IN ESCURSIONE AL PONTE DI VEJA: Il Ponte di Veja nell’èra della rete

…a cura di Aldo Ridolfi

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VEJA

Giuseppe Luigi Pellegrini, Abate e Conte, in escursione al Ponte di Veja

   1. Il Ponte di Veja nell’èra della rete.

   Se un giorno vi capitasse, così, senza alcun motivo specifico, di navigare in rete, prendetevi il tempo di digitare “Ponte di Veja”.
Così, se chi scrive ha dovuto attendere la patente dell’auto per recarsi al ponte di Veja e restare subito allibito dall’imponenza dello spettacolo, voi, comodamente seduti in casa, potrete godere di una sequenza di immagini a colori che ritraggono il “ponte” come se fosse una stella del cinema. E’ ripreso dall’alto e dal basso, in ogni stagione, contestualizzato o còlto in una miriade di particolari, accompagnato da cieli azzurri e da cartine che indicano la strada per arrivarci.
Spesso se ne narra la storia, che è prima di tutto storia geologica, poi si racconta che ha ispirato Dante Alighieri nell’immaginare il suo Inferno e poi si mostra come Mantegna l’abbia inserito nell’affresco mantovano della Camera degli Sposi.

   Del Ponte di Veja se ne occupano anche Wikipedia e la Regione Veneto con schede che consentono di farsi un’idea molto precisa. Se ne forniscono infatti le dimensioni e tutte le notizie essenziali e utili per un “navigatore”.
Il luogo viene inserito negli itinerari escursionistici di cui la rete fornisce sempre notizia.
I siti commerciali fanno man bassa per attirare l’attenzione: alberghi, trattorie, Bed & Breakfast,… ognuno, da quelle parti, vanta qualche legame con il famoso ponte.
La rete non si fa mancare nulla, dunque; su You Tube ecco comparire i cortometraggi girati e montati da amatori ma affascinanti come se fossero usciti da famosi studi cinematografici.
Ci sono poi i Blog dei “giramondo” che non mancano di fornirci concise ma entusiasmanti relazioni sulla meraviglia naturale veronese.

   E Google libri, dulcis in fundo, nella frazione di un secondo ti scodella davanti libri su libri nel cui titolo compare l’espressione Ponte di Veja. E se il libro è di 500 pp. e in esso il Ponte è citato una sola volta, meraviglia della rete!, sul tuo schermo proprio quella pagina lì, la 361, compare!
E allora che altro si può dire del Ponte di Veja? Poco o niente, ma noi ci proveremo lo stesso.
Alla prossima.

Aldo Ridolfi (continua)

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