Ranucci Alice – “In Silenzio nel tuo cuore”

…a cura di Elisa Zoppei

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“In Silenzio nel tuo cuore”, romanzo d’esordio di Alice Ranucci.

Cari amici, vi invito a condividere la lettura di un libro annunciato come potente debutto letterario dal tam tam di lettori e lettrici, e che mi ha profondamente scossa fin dall’inizio per più di un motivo. L’autrice, una giovanissima studentessa diciassettenne di un liceo romano,  svela, con una rara capacità penetrativa, il volto reale della gioventù studentesca alto borghese romana, allo sbando, in una città cosmopolita come Roma chiassosa, bullistica e strafottente, ma potrebbe anche essere una Milano o Bologna o Verona. I giovani ci sono scappati di mano è stato il mio primo pensiero. E il secondo ma dove andranno a finire? Poi mi son fatta catturare dalla storia che mi ha dato delle risposte salvifiche alleggerendomi il cuore e comunicandomi fiducia e speranza. Non è un eufemismo dire che si legge d’un fiato. Di più. Col fiato sospeso. Grazie cara amica Gabriella di Aosta.

Note biograficheAlice-Ranucci-Garzanti

Alice Ranucci, vive a Roma e non ancora diciassettenne scrive questo romanzo, ma sappiamo che la sua vena narrativa l’accompagna da sempre. Quella di saper scrivere non è una dote innata,  però nel suo caso diremmo che se l’è trovata addosso naturalmente, respirando in un ambiente familiare in vista e culturalmente elevato: un nonno, professore universitario e famoso critico dantesco, che, a suo dire, è sempre stato per lei una fonte di grande ispirazione; il padre un importante politico, e la madre, una donna di brillante carriera diplomatica.
Fin da piccola scrive favole, storie e poesie di riconosciuto successo: nel 2005 viene pubblicato il suo primo racconto Un Albero Perfetto e nel 2012 vince il Premio Mario Luzi con la poesia Parole. Nel 2013 sono pubblicati i racconti La Medusa e Il Piccione nella raccolta “La Fattoria dei Casi Umani” e nel 2014 L’attesa, nella raccolta di Atti Unici Teatrali. Nello stesso anno vince il concorso di poesia Il Federiciano con la pubblicazione della poesia Ma è Solo un Frammento. Oltre a studiare e a scrivere trova il tempo di fare volontariato in un centro di accoglienza per minori immigrati, coltivando l’idea di un romanzo sugli adolescenti, finché a 17 anni riesce a coronare il suo sogno portando alle stampe “In silenzio nel tuo cuore”. Una casa editrice prestigiosa come la Garzanti nel febbraio del 2015 glielo pubblica. Illustri personaggi politici, amici di famiglia, lo terranno a battesimo alla prima presentazione spendendo parole di lode e di benvenuto alla nuova stella letteraria. Alice sembra non perdere la serena consapevolezza che dovrà sudare sulle carte più di Leopardi se vorrà mantenere le promesse del suoi estimatori.
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Il romanzo

Narrando la storia di Claudia,  Alice Ranucci, pure lei una ragazzina, pure lei studentessa di un liceo romano, ci racconta in prima persona, attraverso l’io narrante della protagonista, il mondo degli adolescenti romani, tra paure, eccessi e angherie. Senza censure apre il sipario puntando la luce cruda in un occhio di bue, su squallide commedie umane recitate a voce alta nella più rozza parlata gergale romanesca, da ragazzi palestrati e ragazzine vampose, il cui costante pensiero è chi e come sedurre o farsi sedurre. Nessun freno, niente nella testa, vanno a scuola con la macchinetta, fumano bevono e si drogano alla faccia di adulti senza voce che stanno a guardare.
Ma in questo marasma adolescenziale è proprio la voce di una madre che si alza, che non si rassegna, che non accetta di cedere alle condizioni imposte dalla figlia Claudia di essere libera di ubriacarsi, vomitarsi addosso, farsi le canne, spupazzarsi con i ragazzi, senza dover rendere conto a lei delle proprie scelte. Tanto non capirebbe niente e le farebbe la solita predica. Parole parole parole, mugugna nel suo intimo la ragazza, per dar fiato al suo risentimento di essere disobbedita. Ma questo conflitto fra madre e figlia non continuerà, perché ci penserà il destino a dare una svolta agli eventi. In un serata fatale dopo un litigio più tremendo che mai, la mamma andando in cerca della figlia muore in un incidente di macchina: il solito irresponsabile pirata della strada che dopo averla investita non presta soccorso.
La vita di Claudia si rompe in mille pezzi. Come le sue emozioni a cui non sa dare un nome. Ogni cosa intorno ora le appare falsa e inutile. Ogni persona è diversa da come la immaginava. Anche quelli che pensava fossero amici. Persino lei stessa.
Ogni giorno da questo momento in poi è un faticoso ma inarrestabile cammino della sua  anima confusa, alla ricerca di un significato esistenziale che la faccia sentire viva. Piano piano capisce l’insensatezza di voler vincere la sua timidezza e l’insicurezza truccandosi, facendo la sfrontata, mettendosi con il caporione (occhi blu cobalto) del gruppo dei ragazzi che contano, che combinano casini passandola sempre liscia.
Comprende attraverso un esperienza di volontariato, imposta dalla madre allora, ma ora vissuta come via di scampo, a contatto con ragazzi immigrati lontani dal loro paese, dalle loro famiglie, che si adattano ai più umili lavori e  lottano per non perdere la propria identità, che quella giungla di liceo dove vince il più forte, il più arrogante, quello che non si lascia scalfire dai sentimenti, che milita nelle bande dei facinorosi, dominati dalla volontà di potenza, è specchio di smarrimento della personalità, di debolezza e di immaturità.
La vita ha un altro sapore quando hai dei progetti da portare avanti, degli ideali da difendere, dei valori in cui credere. Sua madre aveva ragione. Ora capisce. Apre gli occhi.
Vede la realtà e scopre che crescere vuol dire guardarsi dentro per davvero, senza falsi alibi. Vuol dire decidere chi si vuole diventare e tracciare il proprio percorso. Sicuri che c’è sempre la possibilità di sbagliare, di scegliere, di fermarsi e ripartire. L’importante è guardare sempre l’obiettivo, ascoltare il proprio cuore e non tradirlo mai.

In silenzio nel tuo cuore non è un caso editoriale raro, ma è un romanzo in cui si respira la vita vera degli adolescenti e il loro complicato mondo fatto di insicurezze e paure che possono portare a scelte sbagliate, ma anche a seconde possibilità inaspettate. Perché ci vuole coraggio per essere sé stessi, ma solo allora si comincia a vivere davvero. Claudia ce l’ha fatta, ma l’aspetta ancora l’ultima gelida sorpresa. Sono pagine di vita, scritte con mano esperta, capaci di incatenarti dal principio alla fine, facendoti sguazzare nel fango, ma anche di accenderti dentro la luce della speranza, sicuri che c’è sempre un modo per risollevarsi e trovare la strada giusta per stare bene con se stessi e con gli altri. Anzi l’apertura agli altri, di qualsiasi provenienza siano, è già un inizio per uscire dalla propria provincialità interiore e diventare cittadini del mondo. Magari è l’unico modo per allontanare fatti come quello di Parigi. Buona lettura.

Vs Elisa

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