…sapevate che: “I coltelli di pietra più antichi del… – 121

…a cura di Graziano M. Cobelli1-curioso

…sapevate che: “I coltelli di pietra più antichi del mondo sono “invecchiati” di                                  700.000 anni”.

“Il genere Homo comparve più di 3 milioni di anni fa?” titolavano ieri (20.5.15) interrogativamente le news de “Le Scienze” (1), togliendomi dal non lieve incarico di tradurre una notizia girata in forma anglofona già diversi giorni fa. Ma il titolo va letto nel significato “estensivo” della notizia: nel sito denominato “ Lomekwi 3” (2), situato nei pressi delle rive occidentali del lago Turkana (in Kenya) sono stati trovati  150 manufatti litici, di cui 20 scavati direttamente da un livello sedimentario indisturbato, compreso fra due strati di ceneri vulcaniche. Perciò, è stato possibile proporre per quei manufatti litici l’età di 3.300.000 anni, confermata anche dalle analisi sul paleomagnetismo del livello in cui erano contenuti.  La scoperta pare davvero straordinaria per molti motivi e destinata a sconvolgere alcune importanti paleo-sicurezze finora condivise dalla paleo-antropologia internazionale:

–          i manufatti di “Lomekwi 3” sono più antichi di ben 700.000 mila anni di quelli del sito etiopico di Kada Gona che, con  i suoi 2,6 milioni di anni BP, è stato a lungo considerato la più antica traccia di strumenti intenzionalmente prodotti da ominini. Questa scoperta aumenta, dunque, del 25% l’antichità finora stimata, anche se già nel 2010 erano state pubblicate tracce di incisioni su ossa di grandi mammiferi rinvenute in un altro sito etiopico, “Dikika”, datato a 3,4 milioni di anni BP (3).  Quest’ultime tracce, però, sebbene presentate come possibili esiti di “macellazione”, sono tuttora discusse perché nel sito non erano stati riconosciuti manufatti litici associati.  In realtà, anche perché sembravano “troppo antiche”, essendo da molti anni consolidata l’idea che Homo Habilis (4) sia stato l’autore dei primi “coltelli di pietra”. E le ossa fossili del suo più antico rappresentante, finora noto, non risalivano ad oltre 2,1 milioni di anni.

–          a meno che non ci si decida a “ri-Habislizzare” il Kenyanthropus Platyops (5), un “genere” di ominini di cui (nel 1999) vennero scoperti i resti fossili di un cranio nel livello geologico detto “Nachukui Formation” (nella stessa area di Lomekwi !). Però molti paleo-antropologi hanno attribuito questo cranio, molto frammentato, ad Australopithecus (6), un “genere” di omininoe riconosciuto in quanto bipede ma, finora, ritenuto evolutivamente incapace di produrre manufatti ( non avendone mai rinvenuti esemplari associati).

Alle future ricerche (ma da almeno 30 anni vado ripetendo che “l’archeologia è scienza del dubbio” !) affidiamo l’idea espressa dalla dott.ssa Sara Harmand (che coordina lo scavo di “Lomekwi 3”): si tratta di un livello tecno-progettuale ed evolutivo “ di transizione” e che, quindi, ci possiamo aspettare scoperte di altri siti anche più antichi di 3,3 milioni di anni.
Non dimenticando di evidenziare, fin d’ora, che un recente studio di ossa fossili della mano (7) attribuite ad Australopithecus afarensis (8) ha concluso che anche questo “genere” di ominino, (vissuto fra 4 e 3 milioni di anni fa) possedesse  una densità ossea tale da permettergli una presa manipolatoria sufficientemente forte da poter praticare, con efficienza, la scheggiatura a percussione di ciottoli o altre pietre dure.  Anche i manufatti di “Lomekwi 3”, mediamente più grossi di quelli “oldowan” (9), sembrano stati prodotti con gesti e forza sufficienti a farne dedurre una netta intenzionalità.
Forse si dovrà  “ri-Habislizzare”, anche A.afarensis (cioè “Lucy”): quanta strada fatta dal pregiudizio euro-centrico così ben rappresentato dal falso “uomo di Piltdown” (10), il cui “centenario” si è celebrato (si fa per dire) nel 2012. E quanta se ne dovrà ancora fare, specie nelle ricerche paleogenetiche, le sole che ci permetteranno di togliere le dubbiose virgolette alle parole “genere” e/o “specie”. “Razza”, intanto, la stiamo, con fatica, cancellando.

Pietre scheggiateUna delle pietre scheggiate analizzate nello studio (Credit: MPK-WTAP)

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Links consultati ( 21.5.2015 )

(1) http://www.lescienze.it/news/2015/05/20/news/primi_utensili_pietra_ominidi-2615449/

(2) https://en.wikipedia.org/wiki/Lomekwi#Lomekwi_3 + http://www.sciencedaily.com/releases/2015/05/150520133552.htm

(3) http://www.becominghuman.org/node/news/earliest-stone-tool-evidence-revealed

(4) http://en.wikipedia.org/wiki/Homo_habilis

(5) http://it.wikipedia.org/wiki/Kenyanthropus_platyops + http://en.wikipedia.org/wiki/Kenyanthropus

(6) http://it.wikipedia.org/wiki/Australopithecus

(7) http://www.sciencedaily.com/releases/2015/04/150420144402.htm

(8) http://it.wikipedia.org/wiki/Australopithecus_afarensis

(9) http://en.wikipedia.org/wiki/Oldowan + http://it.wikipedia.org/wiki/Olduvaiano

(10) http://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_di_Piltdown

di Giorgio Chelidonio

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