…ecco perché: “I tappeti orientali… – 434

…a cura di Graziano M. Cobelli

…ecco perché: “I tappeti orientali possono essere tanto pregiati”

L’arte di annodare i tappeti è nata in Asia centrale (il più antico ritrovato è il Pazyryk, Siberia, VI sec. a.C.) ad opera delle tribù nomadi che necessitavano di qualcosa di maneggevole per isolarsi dal freddo e che al contempo ornasse le loro tende.
I materiali usati per crearli (lana e vello)venivano dalle greggi di pecore e capre.
La vera arte della tessitura dei tappeti nacque però intorno al ‘500 nelle tessitorie di corte dei regni di Persia e India e dell’impero Ottomano.
Il valore di un tappeto deriva infatti dal pregio dei materiali (si utilizzano anche cotone e seta), dalla ricchezza dei dettagli e dall’abilità ed esperienza degli artigiani.
La densità dei dei nodi dei migliori tappeti supera  i 600mila per mq.
Il tappeto da moschea Ardebil, del 1539, tra i più celebri, impegnò 3 tessitori per 3 anni.
Il tappeto Universe, da 3.5 milioni di Euro, è composto da fili di 50 colori e 17,8 milioni di nodi.
Il pezzo finora più costoso, un persiano del ‘600, fu battuto a New York nel 2013 per 25 milioni di Euro.

Tratto da: Rivista TeleSette.

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