Dolci / Buccellato siciliano

 

 

.a cura di Anna Maria Matilde Filippozzi

 

 

Specialità regionali

Buccellato siciliano

 

 

 Presentazione:

Il buccellato è un dolce tipico siciliano consumato principalmente nel periodo natalizio.

Si tratta di un impasto di pasta frolla, steso a sfoglia non sottile e farcita, secondo la ricetta tradizionale, con un ripieno di fichi secchi, uva passa, mandorle, scorze d’arancia o altri ingredienti che variano a seconda delle zone in cui viene preparato, poi chiusa e conformata in vari modi, spesso a forma di ciambella.

Il ripieno di mandorle è costituito da un impasto di mandorle pelate, zuccata (zucca candita) e gocce di cioccolato. Il ripieno di fichi, più tradizionale, è invece costituito da un impasto di fichi secchi, frutta candita e pezzetti di cioccolato.

In Sicilia non ci sarà mai un buccellato uguale a un altro, eccetto quelli che ormai si possono trovare in vendita nei forni.

La ricetta di ogni donna siciliana è tramandata da generazioni,

gli ingredienti variano leggermente da una provincia all’altra, ogni dolce ha la sua unicità. Il buccellato casereccio viene solitamente ricoperto di glassa; quello di pasticceria è invece ricoperto di zucchero a velo o di frutta candita. Cotto al forno, il buccellato si conserva a lungo.

  Ingredienti:

  • 500 grammi farina

  • 150 grammi zucchero semolato

  • 150 grammi strutto

  • 5 grammi ammoniaca per dolci

  • miele

  • Marsala

  • 400 grammi fichi secchi

  • 50 grammi mandorle

  • 50 grammi noci

  • 50 grammi nocciole

  • 50 grammi cioccolato fondente

  • bacca di vaniglia

  • limone non trattato scorza

  • arancia biologica scorza

  • stecca di cannella ridotta in polvere

 Preparazione:

Mettere in una ciotola i fichi secchi e lasciarli ammorbidire con 2-3 cucchiai di acqua per un giorno.

L’indomani aggiungere del Marsala ai fichi, se piace, e tritarli con un robot da cucina, quindi ricoprire con la pellicola e mettere da parte.

Tritare grossolanamente mandorle, noci, nocciole.

Unire la scorza di limone e d’arancia, la cannella in polvere.

Riunire ai fichi in un tegame e amalgamare con 2-3-cucchiai di miele.

Cuocere per qualche minuto, aggiungendo se serve un po’ di acqua per ottenere un composto omogeneo.

Quando il ripieno sarà ben raffreddato aggiungere il cioccolato a pezzetti.

Impastare la farina con lo zucchero, lo strutto, 2-3 cucchiai di miele, i semi della vaniglia, l’ammoniaca e l’acqua necessaria per ottenere un composto omogeneo.

Avvolgere l’impasto in pellicola e lasciarlo riposare in frigo per circa 30 minuti.

Stendere la pasta in una sfoglia non troppo sottile e ricavare un cerchio.

Distribuire al centro il ripieno.

Chiudere a mezzaluna o a ciambella, incidere la superficie in 3 punti formando un decoro che lascia intravedere il ripieno.

Mettere il buccellato in forno a 200° per 30-40 minuti.

A seconda della ricetta “di famiglia”, per guarnire si utilizza una glassa oppure semplicemente zucchero a velo e cannella in polvere.

Curiosità:

Il buccellato, (dal tardo latino buccellatum, “sbocconcellato”) è una produzione tipica siciliana, come tale è stata ufficialmente riconosciuta dall’assessorato regionale delle politiche agricole quindi inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

In alcune aree dell’isola il buccellato viene chiamato anche cudduredda, termine siciliano di origine greca che significa “coroncina”.

L’unica certezza è che non esiste Natale se in tavola non ci sono i buccellati.

Popolari forse anche più del buccellato sono poi i buccellatini. Fatti con lo stesso procedimento e gli stessi ingredienti del buccellato, sono biscottini spesso incisi in modo da formare piccole spirali e cornetti.

A differenza del buccellato, i buccellatini vengono guarniti con semplice zucchero a velo oppure con glassa di zucchero e perline o codine colorate.

Nel cuore di questi piccoli dolci, si trova la storia di questa terra con i suoi profumi. I fichi essiccati al sole dell’estate, la base per la preparazione, ma anche le mandorle di cui l’Isola è generosa.

È frequente, ancora oggi, vedere riunite insieme le donne di più famiglie per realizzare questi dolcetti e, una volta pronti, se ne regalano agli amici come augurio natalizio.

 

 

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