VELO VERONESE (VR): “LESSINIA – L’ORATORIO DI CONTRA’ RETZ” – 149

…a cura di Graziano M. Cobelli

Cari Amici,
inviate due vostre fotografie di Verona o Provincia, solo monumenti o cose storiche (niente panorami) e, naturalmente, se di buona esecuzione, le potrete vedere pubblicate nel Sito “www.ilcondominionews.it“.
Questa settimana, pubblichiamo le foto di Cludio Gasparini di Verona, i suggerimenti per le note storiche, sono confermati da Carlo Caporal di Verona.
L’indirizzo provvisorio cui inviarle è: gcobelli05@gmail.com

Saluti, Graziano.

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Velo Veronese (VR): LESSINIA – L’ORATORIO DI CONTRA’ RETZ. Scendendo da Velo Veronese in direzione Selva di Progno dopo circa un chilometro su una curva a sinistra si trova Contra’ Retz, con poche case ed un oratorio, chiamata dagli abitanti “Rèce” o “Recce”.  Chiese, altari, capitelli e oratori della Lessinia sono dedicati a diversi santi protettori. L’oratorio citato è dedicato a Sant’Antonio di Padova. È datato 1670 quando fu fatta costruire dal reverendo don Ferrari Retz erede di un Ferrari Retz del secolo precedente che l’aveva voluta. È coperta da lastre di pietra ed è sormontata da un campaniletto. Notizie storiche si ricavano dalla visita pastorale del vescovo di Verona, Giovani Sebastiano II, nipote di Giovanni Sebastiano I avvenuta nel 1671. Essa iniziò da Alcenago, si sviluppò in tutta la Lessinia e il giorno 7 luglio arrivò a Velo Veronese. Dopo le normali verifiche connesse alla visitazione della chiesa parrocchiale, il vescovo si recò a visitare anche i cosiddetti oratori, tra i quali quello di Sant’Antonio del Retz. E trovò che era nuovo, fatto costruire dal Ferrari, ma ancora non aveva ottenuto l’autorizzazione a celebrare. Ordinò alcuni oggetti come suppellettili da comprare per renderlo più funzionale e constatò che aveva un unico altare portatile (cioè con pietra sacra spostabile) ma ben tenuto, un calice, una pianeta e le cose necessarie per le celebrazioni. Comandò che si eleggessero due persone con l’incarico della manutenzione del fabbricato e delle cose sacre e, infine, diede autorizzazione a celebrare.

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