Pubblicazione del libro – “Naufragi di paesaggi interni. Frammenti”… di Andrea Ravazzini… segnalazione a cura di Graziano Cobelli… – 99

…a cura di Graziano M. Cobelli

MODENA

Andrea Ravazzini

Andrea Ravazzini è nato a Sassuolo nell’ottobre dell’anno 1978 e vive attualmente tra Modena e Corlo, una frazione del Comune di Formigine (MO).
Nel corso del suo percorso di studi ha conseguito la maturità classica, una laurea in Psicologia e due master.
Da sempre appassionato di letteratura, avido lettore e instancabile viandante nel mondo dei libri, lavora per il Centro di Solidarietà di Reggio Emilia Onlus, sul territorio reggiano, nell’area Dipendenze Patologiche, in una struttura residenziale.
È appassionato di cinema e sport, oltre che di libri e letteratura.
È impegnato da tempo nel mondo del volontariato sul territorio modenese.
Oltre che nei libri e nella poesia, crede nell’uomo e in Dio, anche se non sempre allo stesso modo.
Ha pubblicato nel 2022 un saggio di tipo psicologico sulle dipendenze patologiche (“Addiction. Attaccamento, disconnessioni e fattori evolutivo-relazionali”, casa editrice Kimerik, Patti); attualmente è in fase di lavorazione presso la stessa casa editrice in vista di una prossima pubblicazione un saggio sui disturbi alimentari maschili.
Ha pubblicato nel 2023 presso Edizioni Gruppo SIGEM, Collana Il Fiorino, questa silloge poetica intitolata “Naufragi di paesaggi interni. Frammenti”. Attualmente è in fase di pubblicazione presso Le Mezzelane Casa Editrice una silloge poetica intitolata “Lassù, quaggiù. Frammenti” e al contempo è in fase di pubblicazione presso la casa editrice Delta3 una silloge poetica intitolata “Vive in me una parola. Frammenti”.
A livello locale ha collaborato con contributi personali ad alcune opere auto edite dell’artista modenese Gianni Martini.

 

Breve sinossi della silloge “Naufragi di paesaggi interni. Frammenti” di Andrea Ravazzini.

Naufragi di paesaggi interni. Frammenti” è una silloge che raccoglie in ordine cronologico una selezione di componimenti poetici, in versi liberi, composti dallo stesso Ravazzini ed elaborati nel corso di un lungo periodo di tempo compreso tra il 1997 e il 2022.
Le influenze più significative che hanno improntato in modo preponderante l’evoluzione dello stile di composizione dei frammenti e dei componimenti derivano dalla lettura di classici italiani, come Ungaretti e Pavese, di poetesse della corrente confessional (Sexton, Plath), di Pessoa, ma in particolare dalla lettura dell’opera poetica di Antonia Pozzi e di Cristina Campo.
Le poesie raccolte hanno un carattere intimista-ermetico, senza enfasi su prolissità, retorica e tecnicismi eccessivi, ma invece risultano tese a valorizzare la singolarità della minima parola nella sua densità di senso e di significato profondo.
Affrontano variate tematiche legate ai sentimenti che costellano il mondo dell’interiorità e ai moti dell’animo umano, tra cui la condizione di gettatezza e di angoscia esistenziale, la tristezza esistenziale, la fiamma della speranza e della vita, il potere della poesia e della parola.
La speranza, la parola, la poesia -che sono doni, quindi che richiedono di stare in attesa affinché possano essere ricevuti e germogliare in frammenti-, vengono lette in termini pozziani come ancore di vita a cui aggrapparsi, poiché donano senso e salvezza.

Graziano M. Cobelli

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