RICORRENZA: “VERONA: “Da una lunga esperienza (50 anni): Istituto Giberti”

…a cura di Maria Rosanna Mucciolo

VERONA: “Da una lunga esperienza (50 anni): Istituto Giberti”

Veduta la Legge 19 gennaio 1946, n.86
Veduto il D. L. L. 24 maggio 1945, n. 412
Veduto il D. L. del Capo provvisorio dello Stato 30 agosto 1946, n. 212:
“Il Ministro Segretario di Stato per la Pubblica Istruzione veduta la domanda in data 11 dicembre 1970 con la quale il legale rappresentante dell’istituto “Gian Matteo Giberti” di Verona-S.Massimo ha chiesto il riconoscimento legale della classe seconda del liceo classico funzionante presso detto istituto, decreta la classe seconda del liceo classico dell’istituto Gian Matteo Giberti di Verona–S.Massimo è legalmente riconosciuta ai sensi degli art.6 e 7 della sopra menzionata Legge 19 luglio 1942: legalmente riconosciuto a decorrere dall’anno scolastico 1970/1971”. Così recita un importante documento che riguarda la scuola e firmato dal Ministro della Pubblica Istruzione Riccardo Misasi, in carica dal 1970 al 1971 e dal 1991 al 1992.

Istituto Gian Matteo Giberti

L’Istituto Giberti fu inaugurato dal vescovo G. Carraro nel 1972 (50 anni) e solo alla fine degli anni ’90, fu avviato il programma per raggiungere la parità scolastica, che avrebbe permesso alla scuola di entrare in quel sistema che offre ancora oggi diritti e doveri per gli studenti e le studentesse.
Infatti, nel 2006  incominciò ad essere aperto a tutti quei ragazzi che volevano condividere un progetto educativo e didattico basato non solo sugli apprendimenti, ma anche su quelle esperienze significative che consentono di apprendere e di favorire la cooperazione e la solidarietà.
Dal 2016 la scuola è aperta ad accogliere anche i ragazzi non seminaristi e vi possono accedere anche le ragazze.
Come Istituto comprende la Scuola Secondaria di Primo Grado e la Scuola Secondaria di Secondo Grado, con due indirizzi liceo classico e liceo scientifico tradizionale.
I principi formativi dell’Istituto si trovano ad operare in un’epoca dove la società è caratterizzata da molteplici cambiamenti e l’Istituto propone ad ogni studente molti stimoli culturali e si prefigge di promuovere in ciascuno la capacità di dare un senso anche alle loro esperienze personali.
Infatti, l’obiettivo principale dell’Istituto è “educare“, termine che deriva dal latino ex-ducere che significa condurre, accompagnare, ed è quello che si prefiggono i docenti sia della Scuola Secondaria di Primo che di Secondo Grado, di “accompagnare” gli alunni e gli studenti a raggiungere la consapevolezza di sé e del mondo, partendo dall’individualità e dalle differenze che contraddistinguono ciascuno di loro.
In questo contesto la scuola allarga i propri orizzonti, costruendo un mondo di opportunità e interazioni, fornendo supporti adeguati ad ogni studente, affinché ciascuno possa sviluppare la propria identità, nel rispetto delle differenze di tutti e “dell’identità di ciascuno”.
Lo scopo dell’Istituto è quello di porre al centro dell’azione educativa lo studente in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, religiosi ed è in questa prospettiva che tutti i docenti attuano i loro percorsi educativi e didattici, tenendo conto dei bisogni fondamentali di ciascuno, dando particolare importanza al gruppo classe e alla cooperazione dei legami.
L’Istituto si presenta come un luogo accogliente che coinvolge tutti gli studenti favorendo la condizione “star bene a scuola”, in questo modo si pongono le basi di quel percorso formativo che coinvolgendo docenti e discenti, favorisce la chiave per “apprendere ad apprendere”, per costruire e trasformare i saperi che porteranno ad elaborare quegli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i vari contesti sociali, culturali e antropologici, nei quali gli studenti si troveranno a vivere.
A dirigere un Istituto dal valore religioso e culturale così alto è il Preside Don Domenico Consolini, uomo di grande cultura e di profonda sensibilità umana, infatti come lui stesso sosteneva in una intervista “la scuola ha una duplice funzione dev’essere inclusiva e formativa, con lo scopo di promuovere la crescita e la formazione degli studenti” ed “è efficace se coinvolge”.
Finalità dell’Istituto è di orientare positivamente gli studenti verso importanti valori: giustizia, pace e rispetto, questi obiettivi non sono solo finalizzati al raggiungimento delle conoscenze didattiche, ma mirano al consolidamento delle capacità trasversali che concorrono alla formazione dell’individuo, inoltre la scuola vuole incrementare il successo scolastico di tutti gli studenti, potenziando la funzione formativa, favorendo l’aggregazione nel rispetto delle regole di convivenza scolastica e civile, promuovendo l’apprendimento delle conoscenze disciplinari, lo sviluppo delle abilità e la maturazione delle competenze usando il linguaggio verbale, non verbale, iconico e multimediale.
Inoltre, si dà tanta importanza a sviluppare in ciascun studente, sia della Scuola di Primo che di Secondo grado, il rispetto di sé e degli altri, l’uguaglianza, la pace, la solidarietà, la libertà, la giustizia e la dignità, promuovendo in questo modo l’autostima, la presa di coscienza delle proprie potenzialità e del proprio progetto di vita facendo accettare la diversità, valorizzandola e rispettandola.

Mucciolo Maria Rosanna

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Foto da: www.guidascuole.zai.net
Istituto Giberti – Fonte: G.P. Marchi, Cultura e vita civile a Verona (uomini e istituzioni dall’epoca carolingia al Risorgimento)

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