RICORRENZA: VERONA: “1944; 80 anni fa il bombardamento sul quartiere Santa Lucia”.

…a cura di Maria Rosanna Mucciolo

VERONA: “1944; 80 anni fa il bombardamento sul quartiere Santa Lucia”.

1944: Il bombardamento sul quartiere Santa Lucia

Ne corso del secolo scorso, il secondo conflitto mondiale capovolse le sorti di molti Paesi: l’1 settembre 1939 la Germania dichiara guerra alla Polonia, provocando l’entrata in guerra della Francia e della Gran Bretagna, poi furono attaccate Danimarca e Norvegia. I tedeschi vogliono e credono in una “guerra lampo”: un’offensiva massiccia e rapidissima condotta con aerei e carri armati. Hitler, passando per il Belgio e l’Olanda, entra a Parigi il 14 giugno, i francesi si arrendono e firmano un armistizio: il centro-nord occupato dai tedeschi, al centro- sud si instaura un governo collaborazionista del generale Petain, con sede a Vichy. La vittoria tedesca sembra vicina e Mussolini pensa di poter approfittare della situazione, così il 10 giugno 1940 entra in guerra accanto ai nazisti. Mussolini sottovaluta la Gran Bretagna, infatti fallisce il tentativo di sottrarre agli inglesi l’isola di Malta, il Sudan e la Somalia, ma fallisce anche il tentativo di invadere la Grecia. Gli avvenimenti del secondo conflitto mondiale sono tanti e con un valore storico, politico e sociale molto importante:

  • Invasione dell’URSS e l’attacco giapponese agli Stati Uniti (7 dicembre 1941 attacco a Pearl Harbor),
  • La supremazia della Germania,
  • Resistenza e collaborazionismo (opposizione al Fascismo),
  • I lager (campi di concentramento),
  • Svolta a favore degli alleati (Gran Bretagna, Stati Uniti, Unione Sovietica),
  • Potenze dell’asse (Germania, Italia, Giappone)
  • Potenze Alleate (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Unione Sovietica, Cina), durante il conflitto si unirono altri Stati (Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia, Croazia)
  • Caduta del Fascismo,
  • Avanzata degli alleati: 1944, gli alleati liberarono Roma, respinsero i tedeschi fino alla linea gotica (Rimini- La Spezia).

Il secondo conflitto mondiale, coinvolse alcune città italiane per la loro posizione geografica e anche a Verona dopo l’annuncio dell’Armistizio, vi giunsero le truppe tedesche. La città scaligera divenne il centro nevralgico della Repubblica Sociale Italiana, ospitando cinque ministeri e importanti comandi tedeschi. Verona, per la sua posizione geografica divenne un bersaglio di numerose incursioni da parte degli Alleati, infatti il 45% della città fu danneggiata dalle bombe degli Alleati. All’epoca si stimava che 11.627 abitazioni furono distrutte e 8.347 gravemente danneggiate, tante persone persero la vita. Ci furono varie incursioni e l’obiettivo di sicuro doveva essere la stazione di Porta Nuova, ma furono colpiti anche i quartieri di Golosine e Santa Lucia. Quella più grave è datata 28 gennaio e l’obiettivo doveva essere la stazione principale della città per bloccare le attività dei Nazisti. Poco prima di mezzogiorno, 120 bombardieri quadrimotori americani B 17, sganciarono centinaia di bombe causando morti, feriti e macerie. In questa occasione furono colpiti i quartieri limitrofi alla stazione, causando molti morti, tra cui 8 bambini della scuola primaria di Santa Lucia Extra e 35 operaie della fabbrica di prodotti farmaceutici ICO. Molto significativo è il ricordo, lasciato in una intervista dalla signora Margherita Rossi Braga. La signora ricorda benissimo quella giornata, nonostante sia passato tanto tempo, infatti il ricordo di quei momenti è sempre vivo: “una bella giornata di sole, cominciarono a sentirsi le sirene che annunciavano l’incursione aerea. Il cielo divenne scuro, scese qualcosa di rosso dalla flotta aerea e a quel punto decidemmo di scappare ma non ci fu il tempo per farlo”. Parole molto significative che ci fanno capire gli orrori della guerra, ma anche i conflitti d’interesse, le ideologie e l’economia che ci sta dietro ad un grande conflitto.

 Maria Rosanna Mucciolo

Fonti:

Il nuovo millenium, vol. 3, G.Gentile, L.Ronca, A.Rossi.
Wikipedia

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