Pubblicazione del volume “Il fascismo e l’universo femminile. Consenso e dissenso delle donne italiane” di Mirella Leone… segnalazione a cura di Elisa Zoppei… – 45

…a cura di Elisa Zoppei

Il fascismo e l’universo femminile.
Consenso e dissenso delle donne italiane.

pp. 255, Quiedit editore, 2018

Mirella Leone

Mirella Leone è stata ospitata nel nostro Sito nell’Angolo della Lettura con il suo primo romanzo  Le radici e la chioma (ed. Bonaccorso), e quindi si rimanda alle note biografiche pubblicate in quell’occasione. Si aggiunge solo che negli ultimi vent’anni ha insegnato Filosofia e Storia nel Classico Liceo veronese Maffei e che nel suo Saggio “Da Studentessa a professoressa. Una donna dell’Ottocento alla conquista della professione” (Ed Bonaccorso), ha dato una importante testimonianza storico biografica sulla vita di Fiorina Salvoni, la prima donna diplomatasi al Maffei nell’ultimo ventennio dell’’800 conquistando il Primo premio “Il paese delle donne 2016 –saggistica”. La prof.ssa Leone continua ad occuparsi di filosofia classica e di storia, producendo relazioni e contributi vari, in Italia e all’estero.

Segnaliamo il suo ultimo lavoro

Il fascismo e l’universo femminile.
Consenso e dissenso delle donne italiane.

 

 

Risvolto di copertina

“Donne, “madri della razza”, fattrici di futuri soldati, al centro dell’ideologia e del programma politico del fascismo. Donne che rispondono con il dissenso o con il consenso, entrambi fondati nell’interiorità, a partire dai bisogni, dall’aspirazione femminile all’autodeterminazione.
Un rapporto, fra il fascismo e l’universo femminile, che viene analizzato e ricostruito attraverso il materiale documentario, dal punto di vista della storia di genere, contestualizzato nella storia nazionale e in quella locale, di Verona, dove le vicende emblematiche di tre donne confermano e integrano le tesi del saggio.
Nella convergenza fra storia locale e storia di genere risulta una visione complessa, con aspetti poco noti e, per certi versi, imbarazzanti, come quello del consenso femminile al fascismo. In una visione che  tende ad essere globale risalta un sorprendente ritratto delle donne degli anni Trenta, le quali al di là del proprio schieramento, destreggiandosi fra divieti e concessioni , non si conformano all’ideale femminile fascista, sovvertono alcuni piani del fascismo, mutando inconsapevolmente il senso della storia.

Osservazioni

Da notare infatti che il vero braccio di ferro fra le donne italiane e Mussolini, fu che le donne, sia del dissenso che del consenso, non si conformarono al piano del Duce di essere le “fattrici di futuri soldati”.

Questo saggio, frutto di una ricerca oculatamente attenta e precisa, scritto in modo elegantemente ineccepibile, sobrio e stimolante è una ulteriore prova della nota perizia della prof.ssa Leone, nel saper dare alle donne il risalto che meritano, identificandole come autentiche eroine o vittime loro malgrado della storia del loro tempo.

Elisa Zoppei

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