Pubblicazione del volume “Dieci anni con i Cimbri” di Aulo Crisma… segnalazione a cura di Elisa Zoppei… – 43

…a cura di Elisa Zoppei

DIECI ANNI CON I CIMBRI
di Aulo Crisma

Dieci anni con i Cimbri

L’immagine è uno scorcio di Giazza, quadro a olio su tela eseguito da Aulo Crisma con la sua mano d’artista del pennello. Egli infatti da sempre coltiva con magistrale bravura  la pittura.

Nella sua presentazione il prof. Aldo Ridolfi, che nel nostro Condominio cura l’Angolo “Cultura e Territorio”, pone in evidenza l’atteggiamento positivo di Aulo al suo ingresso in Giazza, territorio in tutto e per tutto cimbrico. Il giovane maestro di scuola, di aspetto gentile e dal tratto gioviale, ha uno sguardo benevolo, una parola buona per tutti: piccoli e grandi, scolari e abitanti di quello che diventerà il suo nuovo paese. Sarà infatti accolto da tutti con simpatia e amicizia. E la maestrina, così graziosa, diventerà sua moglie. Incarnano il loro bellissimo romanzo di vita e d’amore, dopo quello di “Cuore”. Nelle pagine di questo libro, sottolinea sempre Ridolfi, si respira un’ aria primaverile, senza nuvole. Le persone che vi sfilano sono tratteggiate con un sorriso. Incontriamo la giovane cameriera che conserva per decenni la tazzina nella quale Cesare Battisti aveva bevuto il caffè; il piccolo Marino Dal Bosco che nel 1944 salva il padre da una rappresaglia tedesca; poi Sisto il campanaro sacrestano,… e via di seguito una sfilza di personaggi fissati nelle loro caratteristiche sembianze di persone vere e vive, parte di una Comunità legata ai reali valori della vita.
E da queste pagine vengono a galla tutti, concretizzati nelle azioni del quotidiano vivere, passati attraverso la lunga storia della Gente Cimbrica, trapiantata circa 900 anni fa nei nostri monti, portatrice di sana sapienza agreste: boscaioli di alto livello capaci di intagliare il legno, dissodare la terra e aiutarla a dare i suoi frutti.
Il libro di Aulo Crisma è un meritato omaggio di riconoscenza verso quel mondo di sani valori che lui ha vissuto e condiviso in prima persona.

Risvolto di prima copertina

Dopo Parenzo, Gente luoghi memorie, Aulo Crisma affida alle stampe Dieci anni con i Cimbri (Gianni Bussinelli Editore).
Conclusasi l’infanzia parentina, ecco srotolarsi l’avventura di Aulo nella piccola piccolissima comunità di Giazza, l’ultimo paese della Valle d’Illasi in provincia di Verona, dove egli giunse nell’ottobre 1947, pronto a ricostruirsi una vita dopo le vicende istriane.

I due ritratti di Silvio e Pasqua Dal Bosco

Il racconto raccoglie fatti e persone di Giazza e s’immerge in un’epoca in cui il gabinetto è all’esterno, sopra la concimaia, l’illuminazione è data da una lucerna a petrolio, e il pranzo di nozze viene preparato dalle donne di casa. Al maestro Aulo basta un batter di ciglia per integrarsi in una comunità di boscaioli e montanari qui còlti nella loro autentica quintessenza. Egli impara il cimbro dai suoi alunni, la lingua allora diffusamente parlata a Giazza, si adegua a ogni forma di collaborazione con i montanari, svolge la sua missione di maestro, trova la fidanzata a e si sposa.
La chiarezza e la semplicità della prosa si pone in perfetta armonia con il mondo narrato, nel quale ogni pensiero, ogni sentimento, ogni ragionamento di donne, uomini e bambini diventa gesto, cioè dono, cioè vita.
Un altro esempio di abilità pittorica dell’autore lo abbiamo nei  due ritratti di Silvio e Pasqua Dal Bosco. Copiati da una foto tessera colpisce la vivezza dell’espressione dei volti e la luce dello sguardo: gli manca solo la parola.

Aulo Crisma

Note biografiche

Nato a Parenzo (Istria) nel 1927, ha svolto la sua attività di insegnante elementare a Giazza ultima isola “cimbra” dell’area veronese, successivamente a Selva di Progno ove ha risieduto fino al 2000. Attualmente abita in provincia di Padova, ma trascorre sempre l’estate nella sua casa a Selva di Progno di cui è cittadino onorario. Ha due figli e due nipoti tutti brillantemente laureati. Collabora con la rivista “La Strada Granda”, semestrale di memorie istriane che esce a Trieste.
Di riconosciuto spessore sono le sue pubblicazioni dedicate alla storia umana e sociale della Lessinia: avvalendosi dei finanziamenti del FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale), con Remo Pozzerle ha pubblicato, Guardie e contrabbandieri dei Monti Lessini nell’Ottocento e Novecento, Le stagioni del grano sui Momti Lessini (Ed.Teucias Garёida), e Lessinia. Una montagna espropriata – La fine degli usi comuni sui monti veronesi (HIT Edizioni).
Ha scritto inoltre –Bar lirnan tàuç- Noi impariamo il cimbro, corso essenziale di parlata cimbra per ragazzi.
È inoltre autore di Parenzo-Gente, luoghi, memoria, edito dall’Assessorato Politiche educative della Città di Venezia.
È cultore di storia delle popolazioni dei XIII Comuni. Le sue ricerche sono comparse sulla rivista “Cimbri/Tzimbar del Curatorium Veronense. Nel 2001 è stato eletto Gran Massaro dei Cimbri Veronesi. È stato corrispondente del quotidiano “L’Arena” di Verona. Fa parte della redazione della rivista “Inchiesta” con cui collabora come corrispondente delle comunità montane.

Elisa Zoppei

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