Pubblicazione del libro – “UNA PIAZZA DI STORIE (‘na piassa de storie)”… di Nerina Poggese… segnalazione a cura di Elisa Zoppei… 63

…a cura di Elisa Zoppei

CERRO V.SE (VR)

UNA PIAZZA DI STORIE (‘na piassa de storie) (Ed. Bonaccorso.Narrativa, 2019)

di Nerina Poggese

UNA PIAZZA DI STORIE
Quarta di Copertina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una piazza di storie (‘na piassa de storie)” (Ed. Bonaccorso, 2019) è l’ultimo libro di Nerina Poggese, classe 1966, dove vengono pubblicati 19 racconti umoristici, scritti in lingua italiana, ma saporitamente conditi con qualche sana intrusione di accenti dialettali. Sono storie che rimettono in scena macchiette paesane, personaggi e aneddoti tirati fuori dal dimenticatoio del passato, (dal Calto del desmengon di Giampaolo Feriani) e riproposti con una vivace arte narratoria e abilità ritrattistica. Ogni racconto è intitolato a un fatto burlesco, intriso del fraseggiare tipico dei vari protagonisti che si aggirano, sbeffeggiandosi sulla piazza, come su una giostra da fiera paesana, intagliati nel legno grezzo dei loro soprannomi indicanti in ciascuno vizi, tic, capricci manie e virtù: El straco, El fiaco, El Rudeno, la Processionaria, la Me bala ‘n ocio ecc… (v. quarta di copertina). E su quella giostra di calci in culo, tanto per rimanere in tema, ci può salire anche il lettore che viene chiamato a partecipare al gioco dello scherzo, a passare qualche momento in allegra compagnia, a immedesimarsi nelle dispute delle comari, donne dalla lingua lunga e biforcuta. E a strabuzzare gli occhi davanti agli spogliarelli delle due ragazzotte campagnole dal cervellino da porno dive, che restano comunque a galla nelle situazioni più scabrose. Senza voler fare inutili accademismi, potremmo dire che Nerina Poggese, conosciuta già come autrice di testi teatrali comici, intinge la penna nella culla del teatro comico popolare dei classici cantastorie popolari di consumata memoria, come Giulio Cesare Croce (1550 –1609), padre del Bertoldo, e Angelo Beolco detto il Ruzante (1496 – 1542), tanto per nominarne solo due. Nerina Poggese con queste sue storie infoltisce la schiera di quanti, come lei e prima di lei, hanno impalcato sceneggiate boccaccesche a sfondo comico.
Mi piace immaginare che nelle notti di luna piena, in questa “piazza di storie” si avvicendino come in un teatro naturale, le baruffe, gli sberleffi, della Sputachiera, mai stufa di far dannare gli altri, con le trovate del Sandrino e le urla dell’Ernesta… e di tanti altri che hanno avuto il privilegio di entrare in queste storie. E sono davvero tanti. Un applauso all’autrice.

Nerina Poggese

Brevi note biografiche

Nerina Poggese (7 febbraio, 1966), fervida scrittrice e poetessa in lingua e in vernacolo vive con la famiglia a Cerro Veronese, ameno comune della Valpantena, dove è conosciuta e amata per la sua versatilità poetico narrativa e il suo impegno socio ambientale, rivolto a valorizzare usi, costumi e tradizioni popolar culturali del suo habitat naturale, facendo memoria delle proprie radici. Nel 2007 il CTG di Verona l’ha premiata per queste attività.
Scrive da trent’anni in dialetto, e da quasi venti in italiano, poesie e racconti che le hanno fatto prendere alcune centinaia di riconoscimenti in concorsi regionali, nazionali e internazionali. Ha fatto la regista e sceneggiatrice per diversi anni di una compagnia teatrale paesana la “Instabile” del Cerro, e curato la regia di brevi videofilm presentati al film festival della Lessinia, ottenendo ambiti successi. Pure se impegnata in diverse associazioni di volontariato, ha pubblicato alcune raccolte poetiche, sul suo paese, sulla salvaguardia di tradizioni, giochi e cultura locale.
Nel periodo natalizio lungo la via Borgo Paglia dove abita, organizza l’esposizione di presepi caratteristici, e organizza serate di musica e poesia.
Degna di nota la pubblicazione nel 2009 della raccolta poetica “Arfi de sol” con la prefazione della compianta poetessa Wanda Girardi Castellani.

Elisa Zoppei

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