Pubblicazione del libro – “Il Verde e il Blu”… di Leonardo Chelazzi… segnalazione a cura di Daniela Angela Fornaro – 105

…a cura di Daniela Angela Fornaro

VERONA

Note biografiche.

Leonardo Chelazzi

Nasce a Firenze nel luglio del 1958, ultimo figlio di una famiglia numerosa.
Dopo il liceo classico, si scrive alla facoltà di Medicina conseguendo il diploma di laurea col massimo dei voti.
Pur coltivando fin da bambino il desiderio di diventare un giorno un bravo medico di medicina generale, ha sviluppato, verso il termine degli studi, una forte passione per la ricerca scientifica, in particolare per lo studio dei processi cognitivi.
Dopo un percorso formativo di ricerca, nel 1994 inizia la carriera accademica presso la scuola di Medicina dell’Università di Verona, dove è attualmente docente di Neurofisiologia, affermandosi anche come scienziato riconosciuto e apprezzato sia in Italia che all’estero.
Nel contempo però, fin da adolescente, ha coltivato un grande amore per la poesia la cui aspirazione si è concretizzata con la pubblicazione del libro “Il Verde e il Blu”. Così scrive: “…le mie poesie, scritte nel corso di tanti anni, sono uno specchio sincero della mia anima e della mia vita vissuta e desidero condividerle con chi…avrà piacere di accoglierle.”

Ho conosciuto Leonardo Chelazzi, in un giro di comuni amicizie, come spesso accade quando si condividono medesimi interessi: “Scrivi poesie? Si. Anche Tu?” E qui inizia quella che si definisce “comunione d’intenti”, a voler guardare il mondo e le cose in una prospettiva diversa, a tratti intimista, a tratti desiderosa di voler condividere con altri la propria esperienza emotiva. “Ti do una copia del mio libro e Tu dammi una copia del tuo…”. Ed è così che mi sono ritrovata tra le mani il libro di poesie di Leonardo Chelazzi le cui “impressioni colorate” ho inteso tracciare in questa segnalazione per indurvi ad addentrarvi tra il Verde e il Blu di Leonardo e a lasciarvi avvolgere e incantare dal suo mondo poetico.

Il Verde e il Blu: dimensione terrena e spirituale, mi verrebbe da dire… Si congiungono, ma senza fondersi. C’è ancora tempo…

Senza alcuna pretesa esaustiva, mi soffermo su alcuni momenti lirici contenuti nell’opera che hanno catturato la mia attenzione e stimolato la mia percezione interiore.
Tra le prime suggestioni ad accogliermi sono quelle mattutine, sospese tra cielo, mare e pini di scogliera, che, come la lente del mare, si accingono a cogliere appieno il mistero delle cose sommerse, effimere, pure. Ma anche il desiderio di catturare gli elementi caratterizzanti le stagioni: lo stupore descrittivo del tremolar del pioppo, l’esile schiocco del pettirosso, il profumo di terra risorta, del fieno ingoffito. Come pure l’odore di muri gelati che alle stelle ti volge, quasi un improvviso disincanto che dalla percezione del gelo conduce al calore rassicurante delle stelle.
Non mancano dilemmi filosofici-esistenziali sulla condizione dell’uomo; qui il Poeta, con artifici retorici, sospende, allude, e apre il varco a libere introspezioni e riflessioni profonde.
Le poesie dedicate alla Donna sono un inno alla bellezza femminile, alla sua avvolgente interiorità, alla potenza ammaliatrice che dalla stessa promana, all’incanto che riesce a suscitare nell’animo maschile, da sempre intimamente e profondamente attratto da cotanta beltà.

Liriche dai tratti romantici a voler esaltare i moti dell’anima; linguaggio di matrice classica dalla forza evocativa che racchiude significati da ricercare con cura ed estrema delicatezza intuitiva.
Stile a versi liberi: ora brevi, incisivi, che incidono nella percezione del lettore con immediatezza, tralasciando qualsiasi ulteriore prosieguo lessicale, quasi a non voler distrarre, deviare, condurre oltre; ora che si dilungano, per chiudersi poi a cerchio in una dimensione che guida il lettore a ricongiungersi e a ricomporsi in un tutt’uno con l’intento ispiratore del poeta.
Suprema ricercatezza di parole, a volte affidate alla chiarezza espositiva figurata, altre volte alla retorica, altre volte ancora all’ermetismo, tra il detto e il non detto, lasciando ampio spazio alla libera interpretazione sensoriale ed emozionale del lettore.

Che dire, Leonardo, ha voluto condurci tra i sentieri della sua anima, per condividere suggestioni, meraviglie e incanti, tra il Verde e il Blu della sua interiorità terrena e spirituale, tra la magnificenza della natura e del creato, tra i contorni e i profumi ammalianti della bellezza femminile.
E se è vero che la fatica più grande non è partire ma decidere di partire, Leonardo è già molto avanti a tracciare la via. A noi non resta che seguirlo, per scoprire ancora quanto di verde e di blu c’è nelle sue poesie, sicuri di nuovi coinvolgimenti che il suo animo sensibile e attento vorrà donarci.

Daniela Fornaro

“Il Verde e il Blu”
Cierre Grafica
Caselle di Sommacampagna (VR)
Tel: 045 8580900
WWW.cierrenet.it
Prefazione di Guariente Guarienti
Postafazione di Elisa Zoppei

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