Risposta ai lettori 26 (espressioni dialettali)

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Risposta ai lettori 26 (espressioni dialettali)

Gianna ha saputo della presentazione dell’ultimo libro di Lucia Beltrame Menini Quando el sole va in catinora… (F.lli Corradin Editori, Urbana 2017), e mi chiede curiosa cosa significhi il titolo. È presto detto: significa «quando il sole è in fin di vita, sta tramontando». La stessa strana espressione ricorre in vari dialetti veneti, per esempio nella vallata del Chiampo (nare in catinòra «essere in fin di vita»). Nel recente libro di Bepi Sartori El meio mestier del mondo (Ediz. Aurora, Verona 2016) v’è una poesia intitolata Nuncatinora, dove le ultime due strofe suonano A la me ora / Nuncatinora

L’espressione nasce dalle preghiere che una volta (fino a una cinquantina d’anni fa circa) si recitavano quasi sempre in latino. Ovviamente, le storpiature erano all’ordine del giorno… Ecco, così, che una ragazza piena di vita ma apparentemente una santarellina veniva definita ’na santificètur (dal Padre Nostro latino: sanctificetur nomen Tuum «sia santificato il Tuo nome»). Nel caso che stiamo trattando, l’espressione era nata dall’Ave Maria, dove si recita nunc et in hora mortis nostris («adesso e nell’ora della nostra morte»).

Un’altra alterazione nacque dall’asserzione et Verbum caro factum est «e il Verbo si fece carne», per cui si sentiva dire per esempio te sentarè ’l Verbuncaro! (nel senso di «sentirai che razza di lavata di capo ti daranno!»). Un’espressione popolare irriverente diceva: orate pro nobis, e par i altri se ghe ne resta! («pregate per noi, e per gli altri se resta qualcosa!»). Derivata, naturalmente, dall’invocazione orate pro nobis «pregate per noi».

Giovanni Rapelli

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