Pubblicazione del libro – “La potenza del riso”… di Laura Schram Pighi… segnalazione a cura di Elisa Zoppei… 60

…a cura di Elisa Zoppei

NEGRAR (VR)

SEGNALAZIONE: LA POTENZA DEL RISO di Laura Pighi Schram

Laura Schram Pighi

Laura Schram Pighi, porta un nome illustre in quanto appartiene a una famiglia di famosi studiosi che spiccano all’interno del quadro dinastico per aver lasciato una rilevante impronta del loro DNA culturale. Si pensi che fra gli avi paterni, un certo professore Ludovico Pighi, nel ‘700, aiutò Carlo Goldoni a laurearsi, e questi in segno di gratitudine gli regalò un piatto d’argento conservato di generazione in generazione come prezioso cimelio. Laura ricorda che la ottocentesca nonna paterna Epe, aveva conseguito il diploma di maestra e sapeva a memoria La Divina Commedia e la Gerusalemme liberata.
Lei nasce a Milano nel 1930 da Giovanni Battista Pighi (1898-1978), giovane studioso di sanscrito, avviato a una brillante carriera accademica e da Giuseppina Marcorini imparentata con un ramo dell’antica famiglia veneziana Olivotti. Nel 1954 si laurea a Bologna in Letteratura comparata italo-francese e nel 1960 vince il concorso di assistente di ruolo presso l’Istituto di Francese della Facoltà di Lettere di Bologna.
Nel 1963 sposa l’olandese Kees Schram, lascia Bologna e si trasferisce in Olanda per insegnare nell’Istituto di Lingua e letteratura italiana moderna presso l’Università Utrecht. Nel 1985 consegue il Dottorato di ricerca in Letteratura italiana all’Università di Amsterdam.
È  fra l’altro autrice di un fortunato dizionario italiano olandese, e ha fondato «Incontri» l’unica rivista di cultura italo-olandese ancora attiva. Per il suo impegno e per la diffusione della nostra cultura in quel paese è stata insignita dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana.
Nel 1989 dopo quasi trent’anni lascia l’Olanda.
Stabilitasi a Verona negli ultimi vent’anni, le piace considerarsi una “veronese di ritorno” per il suo grande amore verso questa città e le origini della parlata veneta che considera il suo lessico famigliare .
In una vita dedicata alla ricerca ha pubblicato una quarantina di studi che spaziano dal Sette al Novecento con particolare attenzione ai rapporti culturali italo-francesi.
Possiamo dire che ci troviamo davanti a una persona di vastissima cultura umanistico letteraria dalla mente  vivacemente brillante che l’ha portata a fare della sua vita un lungo inarrestabile percorso di ricerca e di studio. Devo queste notizie all’autobiografia “Ricordi” (Edizioni 03.2015). In essa, partendo da lontano, e risalendo alle radici ataviche della sua  gente che ha camminato con i piedi della mente dentro i grandi libri del sapere antico e moderno racconta ai figli la storia della sua vita.
Si tratta di un vero capolavoro letterario, oltre che storico, di piacevolissima lettura.

 

 

LA POTENZA DEL RISO

Breve viaggio sulle ricerche dell’umorismo nella narrativa italiana moderna.

(Edizioni 03, gennaio 2019)

 

 

L’autrice oggi ci consegna la sua opera ultima intitolata “La potenza del riso” un saggio di risonanza aristotelica che rappresenta il frutto di anni di ricerca e dove ha dato spazio di approfondimento preferenziale al campo della narrativa italiana di genere utopistico. Un genere questo che ripone nella fantasia, nella forza creativa della immaginazione, intessuta di tramature comiche, il fondamento della sua significativa originalità. In copertina (Il bibliotecario, 1566, di Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi). Non può sfuggire che la scelta di questo dipinto, parodia della sapienza libraria, è in linea con la tematica trattata.
Si tratta di una lunga minuziosa ricerca svolta tra non facili peripezie. Un tipo di percorso in terre inesplorate, intense di emozioni e scoperte fra documenti di una narrativa smarrita, passata sotto banco, sfiorita nel silenzio, snobbata dalla critica ufficiale. Un materiale invece ancora ricco di vitalità che la Pighi ha raccolto e organizzato in un saggio con l’intento di attirare l’attenzione dell’editoria del genere perché venga riportato alla luce nella dignità di Corpus.
Sono pagine e pagine di revisione della storia della letteratura italiana, indagata e riscoperta nei meandri nascosti e mai nobilitati di un tipo di produzione scritta che pone l’accento sul bisogno dell’uomo di sognare mondi migliori e fabbricarseli con la fantasia: la letteratura di utopia.
Seguendo il suo fiuto di segugio di razza, l’autrice attraversa il mare della prosa italiana   approdando in un’isola fuori rotta, dove frugando tra le opere meno note, magari sconosciute ai più, di Dante, Boccaccio e Petrarca, incontra aneddoti spiritosi, saporosamente umoristici, di quell’umorismo, che è “l’unica forza che possa vincere la morte”. E prosegue in sistematica
diacronia, incrociando insieme alle menti utopistiche di Tommaso Moro e di Erasmo da Rotterdam, quelle di Tommaso Campanella e dello stesso Casanova, che viene rivalutato nella sua veste di studioso più che di gaudente e libertino, fino a definire Foscolo padre dell’umorismo italiano, e riconoscere in Leopardi colui che più di altri ha messo in rilievo la potenza del riso, poiché “Chi ha coraggio di ridere è padrone del mondo”.

Insieme ai grandi, l’autrice fa venire a galla, traendoli fuori dalle ceneri dell’oblio, nuovi nomi di autori di romanzi, storie e novelle che hanno fatto vivere il loro tempo da punti di vista controcorrente, sbeffeggiando i rappresentanti del potere costituito, destinandoli alla berlina del ridicolo. Così, di passo in passo, di sorriso in sorriso, fino ai giorni nostri, con i mondi surrealistici di Palazzeschi, Calvino e altri, con la sua  inseparabile lanterna, di luminosa memoria, viene puntualmente formando una storia della letteratura italiana alternativa a quella ufficiale dei manuali scolastici, molto più appetitosa, giocosamente libera e curiosa di quella che conosciamo. Grazie Laura.

IV^ di copertina

“Meglio scrivere del riso che del pianto, poiché il riso è proprio dell’uomo”. Laura Schram Pighi prende ispirazione da queste parole di François Rabelais in questa nuova opera. L’autrice delinea un percorso attraverso la letteratura italiana, da Dante a Calvino, mirato all’analisi dell’utopia e dell’umorismo, con incursioni di carattere storico e sociale quali la stampa di Aldo Manuzio a Venezia e il ruolo delle donne nella traduzione e nella letteratura.

Lei stessa descrive il suo lavoro con queste parole:

Ho accettato la sfida di presentare a un lettore “diverso” una narrativa “diversa”, quella ritrovata sulle tracce dell’umorismo cercando “l’isola che non c’è”. […] Vi propongo il racconto di un breve viaggio nella narrativa italiana moderna per capire come e fin dove ci può portare la più misteriosa delle tre forze del romanzo di utopia, la meno indagata, la più pericolosa, ma l’unica capace di farci sperare, quella che Leopardi chiamava “la potenza del riso” (Pensieri, LXXVIII).

Nota

È doveroso ricordare che la spinta a raccogliere in questo libro il frutto della sua  annosa e specialissima ricerca, è arrivata a Laura Pighi dalla sua qualificata collaborazione col Sito  www.ilcondominionews.itdove nell’Angolo della Letteratura da lei curato, ha di volta in volta cercato di  raccontare ai lettori che cosa fosse quel genere di romanzi smarriti che aveva ritrovato e che senso avesse rileggerli oggi.

Il testo è reperibile rivolgendosi a: 

davinci@artifices.it 
tel.  +39 0457114134
e su www.Amazon.it

Elisa Zoppei

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