Kibler Julie – “Tra la notte e il cuore”

…a cura di Elisa Zoppei

Cari amici del Condominio, vi presento un libro mozzafiato. Da leggere in ogni dove e a qualsiasi ora. A me l’aveva consigliato tempo fa con toni entusiastici lo scrittore Gaetano Bellorio (potete trovarlo fra gli indici del nostro “Angolo della lettura”). Ho espresso il desiderio di leggerlo e così  mi è arrivato in regalo per il mio compleanno da uno dei miei adorati figli. Grazie tesoro, per avermi dato da leggere qualcosa che ne valeva veramente la pena. Lo passo a voi da leggervelo proprio come se lo attendeste da tempo: placherà lo vostra sete di racconto.

vs. Elisa

Julie Kibler

Julie Kibler

Julie Kibler, ha l’aria di una ragazzina ma è una donna ultra quarantenne, dinamica e vivace con alle spalle due matrimoni e molte esperienze di viaggio attraverso territori americani dove  ha sostato. È cresciuta infatti in varie città del Kentucky, del New Mexico e del Colorado, per poi trasferirsi in Texas dove, terminato il college, si è fermata godendo di un clima pacifico e cordiale fra genti di etnie ed estrazioni sociali diverse. Oggi è felicemente sposata con un ingegnere, che “non capisce nulla di scrittori”, ma divide con lei la passione per la vita e per il cioccolato. Ha tre figli e un paio di cani randagi salvati da l’accalappiacani. Ogni tanto scappano di casa per voglia di libertà, ma poi tornano. Lavora come editor free-lance, trovando la pazienza di tenere il passo con i suoi ragazzi e con i cani capricciosi. Le piace il suo lavoro con cui  offre servizi di editing, revisione ed impaginazione testi, correzione bozze, presentazioni di libri e contatti con case editrici. Le piace leggere e vedere film; ama la musica folk, la fotografia e ogni dessert al cioccolato. Con altre cinque scrittrici trapiantate come lei nel North Texas, ha aperto il Blog whatwomenwritetx che raccoglie tutto Quello che le donne scrivono (Potete visitarlo).  

Ospite d’onore del Salone internazionale del libro di Torino nel maggio scorso, durante un’intervista pubblicata in appendice al libro, parlando del suo romanzo, racconta che frugando nel passato della sua famiglia, ha  appreso dal padre la storia della nonna. Si era innamorata, poco più che adolescente, di un giovane ragazzo nero che serviva nella sua casa, ma le loro famiglie si erano opposte e li avevano separati. In quegli anni nella città natale di suo padre c’erano dei cartelli che proibivano ai neri, emarginati nelle periferie, di oltrepassare i confini ed entrare in città dopo il tramonto. “Così – racconta Julie – dai contributi dei famigliari è nato il mio primo romanzo. Ho costruito il personaggio di Isabelle, ormai novantenne, ispirandomi alla storia della mia nonna e di altre donne anziane che ho conosciuto nella mia vita. Spesso -continua – uso l’osservazione della mia realtà come guida alla scrittura”. Cogliendo spunto dalla realtà, servendosi della sua immaginazione e provando a immedesimarsi nei sentimenti più intimi dei protagonisti la Kibler è riuscita con grazia e bravura a creare dei personaggi pieni di verità.

Confida che il suo prossimo romanzo è ambientato a Fort Worth (Texas) e ha forma di un racconto nostalgico che parla di donne diverse ma anche molto simili. Sarà anche questa una storia appassionante e piena di avventura? Julie Kibler ha tutte le carte in regola per farcelo sperare.  

                        tra la notte e il cuore                                                          

                                              Julie Kibler

Calling me home: tit. originale

Tra la notte e il cuore tit. italiano –

tr. Alba Mantovani     

 Ed. Italiana Garzanti,  2013

     Incipit

È mattina presto, e Miss Isabelle si ferma per un attimo sulla soglia di casa ad ammirare la luce dell’alba che colora di rosa i tetti della cittadina di Arlington, Texas. Come ogni lunedì sta aspettando Dorrie, la sua giovane parrucchiera, che per lei è diventata come una figlia. Da dieci anni è la sua cliente speciale, da dieci anni la sua richiesta è sempre la stessa: domare la sua vaporosa chioma in ordinati riccioli argentati. Ma non questo lunedì. Oggi Miss Isabelle sa che la sua vita fatta di piccoli riti e abitudini sta per essere rivoluzionata. Il passato è tornato a tormentarle l’anima e niente potrà più essere come prima.
Con tutta la forza d’animo che riesce a raccogliere dopo novant’anni di vita, Miss Isabelle presenta la sua richiesta d’aiuto a Dorrie. Ed è una richiesta sconvolgente. Un viaggio. Un lunghissimo viaggio in macchina verso Cincinnati, dalla parte opposta degli Stati Uniti, e bisogna partire subito. Senza spiegazioni.
Dorrie esita, ma le basta uno sguardo negli occhi della vecchietta per capire che non può rifiutare.
Mentre l’orizzonte inghiotte l’asfalto e il rosso del tramonto si dissolve in un cielo buio senza stelle, Miss Isabelle stringe tra le mani un antico ditale d’argento e sente il proprio cuore riaccendersi, come una notte di settant’anni prima, nel 1939. La notte in cui, mentre l’odio e la violenza dilagavano come un’epidemia, due occhi gentili avevano illuminato l’oscurità come un fulmine. Due occhi scuri che facevano paura a tutti, ma non a lei, che nella loro carezza aveva trovato la forza e il coraggio di sfidare il mondo e le sue convenzioni. Ma tutto l’amore non è bastato e gli anni hanno intessuto un groviglio di segreti e silenzi che si è annidato nel profondo dell’anima e che ora deve essere districato.
E l’unico modo è percorrere gli ultimi chilometri che separano la notte dal suo cuore… E dalla verità.

Fin dalle prime righe del suo splendido incipit, possiamo definire questo straordinario romanzo d’esordio della Kibler, una storia d’amore e di passione che supera le barriere del tempo, facendo luce su una delle pagine più buie e controverse della storia americana: quella delle  selvagge discriminazioni razziali, ancora ferocemente presenti negli anni Trenta/Quaranta in gran parte delle città statunitensi. Non solo. È insieme una storia di speranza, di coraggio e di redenzione, che scorre tra le pagine, dipanandosi attraverso l’espediente narrativo del viaggio. Un viaggio a tappe attraverso l’America fatto da due donne: la novantenne miss Isabelle e Dorrie, sua amica e parrucchiera di colore. L’una seguendo il filo di un ricordo doloroso mai sopito, l’altra assillata dai suoi pensieri ansie e preoccupazioni, si raccontano e si ascoltano a vicenda capitolo dopo capitolo. Assorti nella lettura dei 42 capitoli, equamente spartiti fra le voci narranti di Isabelle e Dorrie, anche noi lettori assumiamo, come in altri pochi libri, un atteggiamento di ascolto partecipato. Le loro voci, quella sicura, anche se un po’ logorata e talvolta graffiante della prima, e quella più giovane e sonora della seconda, ci arrivano dentro a commuoverci, a sconvolgerci, a farci pensare. Soprattutto a farci capire i tanti volti dell’amore: quello struggente e senza sbocco dei due ragazzi, novelli Giulietta e Romeo, che non possono vivere il proprio alla luce del sole; quello di Dorrie che arriva dopo tante delusioni e ormai la turba e la sgomenta; quello possessivo ed egoisticamente protettivo della madre di Isabelle che  distrugge la vita della figlia privandola del frutto proibito del suo amore. E più di tutto l’amore reciproco delle due protagoniste, materno e filiale nello stesso tempo. Una amicizia che si esprime mediante una comunicazione profonda fatta di parole, di silenzi, di comprensione, di solidarietà. Stanno per recarsi a un  funerale. Non sappiamo di chi fino alla fine. Ognuna, insieme alla speranza che le cose dell’altra si mettano a posto, porta nella sua valigia un abito adatto alla cerimonia. La strada è lunga e tra una sosta e l’altra si consultano giocando a risolvere dei cruciverba: ogni parola trovata conferma un loro pensiero, le riconduce a un nuovo ricordo drammatico, stimola la loro volontà a continuare ad andare avanti nonostante tutto. È un omaggio dell’autrice al potere magico delle parole che interpretano la realtà e la rendono vivibile. Giocherete insieme a Isabelle e Dorrie, condividendo le loro peripezie fino alla dolcezza della conciliazione finale e del perdono.   

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