Caprino V.se (VR)… “Malga Colonei” – 136

…a cura di Graziano M. Cobelli

Cari Amici,
inviate due vostre fotografie di Verona o Provincia, solo monumenti o cose storiche (niente panorami) e, se di buona esecuzione, potrete vederle pubblicate nel Sito  “www.ilcondominionews.it”.
Questa settimana, pubblichiamo le foto di Anna Maria Lavarini di Verona.
L’indirizzo provvisorio cui inviarle è: gcobelli05@gmail.com

Saluti, Graziano.

***

Caprino V.se (VR): “Malga Colonei” – Esempio di Malga antica, ben ristrutturata e mantenuta secondo canoni e regole, dettate dalla Sovrintendenza dei Beni Archeologici. Fin dall’epoca romana e medioevale il monte Baldo è stato interessato da una consistente pastorizia ovina e caprina con forme di transumanza lungo percorsi tradizionali che dalla valle di Caprino risalivano le pendici del Baldo nei due versanti. Migliaia di pecore e capre provenienti dalla pianura veronese e mantovana e anche dalla valle dell’Adige si aggiungevano in estate al consistente numero di ovini che stanziavano sulle pendici baldensi.
I pastori utilizzavano come rifugio nella zona più elevata ricoveri, costruiti con muri a secco ricoperti di paglia, frasche o rami di pino mugo, oppure cavità sotto roccia.
L’allevamento bovino, invece, presente nell’area baldense ancora nel Medioevo, ebbe un notevole impulso a partire dal XVI secolo, grazie al miglioramento tecnico e qualitativo e quindi alla razionalizzazione dell’alpeggio operati dalla nobiltà locale “veneziana”. Il miglioramento prosegue poi nel Settecento e nell’Ottocento a scapito però di quello ovino e caprino sempre più marginalizzato in zone impervie ed elevate.
Nascono allora le tipiche malghe baldensi, dovute alla tradizionale maestria dei montanari e ad esigenze pratiche e funzionali, ma che inizialmente erano molto semplici, con un unico “logo del late” che trasforma ed adatta i precedenti baiti dei pastori di pecore situati fra i 1000 e i 1600 metri.

(clicca sulle foto)

***

Info e Storia: da Wikipedia

***

↓