Morley Christopher Darlington – “Il Parnaso ambulante”

…a cura di Elisa Zoppei

Cari amici del Condominio,
cercavo un libro per stupirvi e ho trovato rovistando fra gli scaffali del la mia biblioteca/garage Il parnaso ambulante, romanzo di uno scrittore che ha fatto epoca a suo tempo, ma che oramai è quasi del tutto dimenticato, sepolto sotto la polvere del tempo. Ma, vedete, a me piace rovistare fra le voci del passato per ascoltarle di nuovo, per farle tornare vive e palpitanti come questa di Christopher Darlington Morley, uno scrittore statunitense, versatile, entusiasta, prorompente di simpatia, che ha cominciato a scrivere ancora ragazzo come redattore del giornalino scolastico e autore di testi teatrali rappresentati dai suoi compagni nella festa di fine anno.

Dedico questa recensione a tutti gli scrittori in erba, che da grandi ce la facciano o no…

E lo dedico anche ai librai che sono i nostri preziosi mediatori di lettura.
Vs. Elisa 
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Christopher Darlington Morley nacque a Haverford in Pennsylvania nel 1890. Il padre, Frank Morley, insegnava matematica al College di Haverford. La madre invece, Lilian Janet Uccello, era poetessa e musicista e trasmise al figlio il suo amore per la letteratura e la poesia. Nel 1900 la famiglia si trasferì a Baltimora, nel Maryland, ma Christopher  nel 1906  entrò nel College di Haverford, dove nel 1910 fu licenziato come studente meritevole (valevictorian). Quindi fu ammesso poi al New College di Oxford grazie alla famosa borsa di studio Rhodes, destinata dalla “Rhodes Scholarship”  ai giovani promettenti di tutti i paesi che volevano studiare aOxford. Qui per tre anni si dedicò allo studio della storia moderna , ma contemporaneamente pubblicò il suo primo volume di poesie, The Eighth Sin(L’ottavo peccato, 912). Una volta  completati gli studi , nel 1913 si trasferì a Garden City – New York,  villaggio costruito all’interno della città di Hempstead (Contea di Nassau, New York, Stati uniti), dove si sposò con Helen Booth Fairchild che gli diede quattro figli. Nei primi anni vissero in Hempstead, ma nel 1920 si trasferirono a Roslyn Estates nella contea di Nassau, New York , in una casa che chiamavano “Escape Verde”, dove, nel 1936 Morley costruì sul retro della proprietà una capanna che chiamò Il Knothole,  il rifugio in cui amava isolarsi per dedicarsi alla scrittura. Rimase lì per il resto della sua vita divenendo un Divenne giornalista, romanziere, saggista e poeta: la sua è una voluminosa produzione letteraria,tipicamente americana. Morì il 28 marzo 1957 e fu sepolto nel cimitero di Roslyn.
Autore di più di 100 romanzi, libri di saggi e volumi di poesia, Morley è probabilmente più conosciuto per il suo romanzo Kitty Foyle del 1939, adattato a film interpretato da Ginger Rogers nel 1940. Un’altra opera famosa è Tuono a sinistra (1925). Nel 1957, Mondadori pubblicò in Italia il romanzo Il cavallo di Troia (The Trojan Horse), con la traduzione di Cesare Pavese.
Il suo ultimo romanzo L’uomo che ha fatto amicizia con se stesso è uscito nel 1949.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1957, nei giornali di New York uscì questo suo ultimo messaggio agli amici che può farci intuire meglio i guizzi della sua imprevedibilità di uomo che mentre scriveva “viveva in una specie di sogno, cercando disperatamente il giusto modo di raccontare una storia che lo affascinava”(da una sua lettera).
Leggete tutti i giorni, qualcosa che nessun altro può leggere.
Pensate, ogni giorno, qualcosa che nessun altro sta pensando.
Fate, ogni giorno, qualcosa che nessun altro sarebbe abbastanza stupido da fare.
È un male per la mente fare costantemente parte dell’unanimità”.

Nel 1961, la contea di Nassau gli dedicò un parco all’interno del quale è stata trasportata  l’amatissima capanna /studio: la “Knothole” con i suoi mobili,  libri e tutto. Il luogo è accessibile al pubblico.

Il Parnaso ambulante (Parnassus on Wheels ) è il suo primo romanzo scritto nel 1917, ma apparso solo nel 1948. Pubblicato dalla Sellerio Editore Palermo, dal 1992 viene continuamente riproposto ai lettori. Protagonista un libraio viaggiatore:  Roger Mifflin, Biography

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“Mi domando se non vi sia molta ciarlataneria nella istruzione superiore.
Non ho mai trovato che le persone colte, che sanno di logaritmi e d’altrogenere di poesia, siano più rapide delle altre nel lavare i piatti o nel rammendare le calze.”
A fare questi pensieri nell’incipit della storia, è Elena McGill, una donna sulla quarantina, bene in carne, che borbotta mentre sta rassettando la cucina. Ce l’ha con il fratello Andrea che, grazie a un carro pieno di libri ereditati da uno zio, da tranquillo agricoltore si è trasformato in furioso lettore e conseguentemente in scrittore di successo, minando così la pace domestica e lasciandola alle prese con tutti problemi di ordine pratico che gravano giornalmente sulla responsabilità di chi deve dirigere una fattoria. La vita prima che Andrea decidesse di mettersi a scrivere scorreva tranquilla e monotona alla Fattoria Sebina, nella Nuova Inghilterra, dove si erano trasferiti per sfuggire al caos della città. Ma adesso, mentre lui si diletta di penna, lei si preoccupa delle covate delle galline, della nascite dei vitelli, di seminare il grano, preparare l’arrosto maiale in salsa bruna, in cose insomma  che non hanno niente a che vedere con i voli pindarici poetici che esaltato il fratello. Il fatto che lui sia  talmente assorbito dalla sua attività da trascurare i suoi doveri di fattore,  fa infuriare la sorella che non solo gli nasconde le lettere degli editori che gli propongono nuovi contratti, ma è seriamente decisa a fargliela vedere, a rendergli pan per focaccia. In che modo?

Un giorno alla fattoria arriva un buffo ometto dalla testa pelata e la barbetta rossa, ma con due occhi scintillanti dall’espressione simpatica e ammiccante. È un certo signor Roger Mifflin, maestro di scuola in pensione, che guida il suo Parnaso ambulante, una sorta di carrozzone da viaggio, trainato da un vecchio cavallo bianco, ricolmo di libri di tutti i generi: poesie, saggi, romanzi, libri di cucina, libri per ragazzi, testi scolastici, Bibbie… Egli vende libri a domicilio per le fattorie e le locande che trova sulla sua strada. La vendita dei libri e la diffusione della cultura e della buona letteratura è per lui una vera vocazione e anche un grande divertimento. Però dopo sette anni di peregrinazioni in tutto il Continente americano, oggi è qui per proporre allo scrittore Andrea McGill, conosciuto ormai in tutto il mondo come una stella della letteratura, di acquistare il cavallo il carro e i libri per 400 dollari. Elena, donna pratica e sagace, dapprima è indispettita, poi per giocare un tiro ad Andrea, decide di acquistare lei, per trecento dollari (i suoi risparmi di tre anni)  il Parnaso ambulante e di concedersi la prima avventura della sua vita fuori dalle mura domestiche. Il suo sarà davvero un tuffo in un mondo fantastico che la porterà a fare impensabili scoperte dentro e fuori i libri. Comprenderà presto che quando si vende un libro ad una persona, non gli si vendono soltanto dodici once di carta con inchiostro e colla, gli si vende un’intera nuova vita. Amore e amicizia e umorismo e navi in mari di notte; c’è tutto il cielo e la terra in un libro, un vero libro si intende… È questa la cosa di cui abbiamo bisogno. 
Questo piccolo romanzo di piacevole e rilassante lettura, vi sorprenderà per quello che succederà nella vita di Elena, fra episodi divertenti e bellissimi paesaggi bucolici. Fra le righe si avverte moltissimo l’amore dell’autore Christopher Morley per i libri e la lettura, accompagnato dalla sua convinzione della necessità di espanderla e portarla ovunque.
Concludo cari amici con un suo pensiero e una poesia,  dedicati a tutti voi.
“Ho sempre avuto la convinzione che sia meglio leggere un buon libro che scriverne uno cattivo, ed ho fatto nella mia vita una tale miscela di letture, che la mia mente è piena degli echi delle voci di uomini migliori.” (C.Morley)

Lettura ad alta voce (C.Morley)

Una volta leggemmo ad alta voce Tennyson*
Nel nostro grande Chauffeuse*
Tra le righe le mie labbra potevano toccare
I suoi capelli profumati di Aprile

* (Uno dei più famosi poeti inglesi)

* (comoda poltrona)

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