164 DETTI – …si dice: “Portare le arance…

…a cura di Graziano M. Cobelli

…si dice: “Portare le arance in carcere”.

L’espressione «portare le arance (in carcere)» a qualcuno spesso ha un valore di dissuasione: per esempio:«Non tentare quell’azzardo! Non voglio portarti le arance in galera».
Il modo di dire deriverebbe dal fatto che un tempo il vitto delle prigioni, specie nell’800 e primo ‘900, era molto povero di alimenti freschi, in particolare di frutta, e quindi i detenuti soffrivano di gravi carenze vitaminiche, in particolare di vitamine C, PP e D (per la non esposizione alla luce solare) con conseguente rischio di gravi malattie come lo scorbuto.
Un celebre trattato medico del 1813 sottolineava infatti come lo scorbuto fosse epidemico soprattutto negli ospedali, nelle carceri e sulle navi.
Erano dunque parenti ed amici quando possibile a rifornire i carcerati di frutta e in particolare di agrumi, ottimi per prevenire la malattia.

Tratto da: Rivista TeleSette. 

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