*Edizione Speciale * Carnevale 2013 / I rufioi di carnevale

…a cura di Anna Maria Matilde Filippozzi

 

AnnaMariaMatildeFilippozzi

 

Tempo di Carnevale

Carnevale è arrivato

Carnevale è arrivato
allegria ha portato
ci fa ridere, danzare
e tanti scherzi si possono fare.
Mascherine colorate,
fatine incantate,
maghi, streghe e coccinelle
sono tutte molto belle.
Coriandoli lanciati
stelle filanti attorcigliate
Ci son pure le frittelle
che son tante buone e belle.
Carnevale è arrivato
e dal letargo ci ha svegliato.

*Sveva*

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I rufioi di carnevale

Ingredienti:

Per la pasta:

3 uova

farina quanto basta per impastare

3 cucchiai di zucchero

sale un pizzico

olio 5 cucchiai da tavola

olio per friggere

zucchero a velo

Per il ripieno:

1 uovo

100gr di biscotti secchi

70 gr di amaretti

100gr tra pinoli,cedro candito,mandorle, noci e nocciole

30gr di cacao amaro

mezzo bicchierino di rum

70 gr di zucchero

buccia gratuggiata di 1 arancia o limone

Preparazione:

Su di una spianatoia sistemate la farina a fontana e al centro unite man mano tutti gli ingredienti elencati.Amalgamate il tutto e stendete la sfoglia molto sottilmente aiutandovi con un mattarello.Sbriciolate gli amaretti e i biscotti, però teneteli separati perchè i biscotti secchi devono essere ammollati con latte caldo ed amalgamati fino ad ottenere un morbido impasto.

In questo impasto unite prima di tutto l’ uovo ed in seguito tutti gli altri ingredienti, il tutto tagliato a pezzettini 

Aggiungete alla fine il liquore.

se il ripieno dovesse risultare troppo denso, potete unire il succo di 1 arancia.

Ricavate dalla pasta dei cerchi di circa 5/6 centimetri di diametro, mettete al centro di ogni cerchio un pò di ripieno e chiudete a mezzaluna pigiando bene sui lembi ( vi potete aiutare anche con una forchetta).

Friggete i rufioi in abbondante olio caldo e quando saranno belli dorati scolateli ed asciugateli sulla carta assorbente da cucina.

Spolverizzate con lo zucchero a velo e servite.

Sono ottimi sia caldi che freddi.

(con le dosi elencate si possono ottenere cira 100 rufioi)

Note:

Vino consigliato: bianco Soave servito freddo

Curiosità:

La storia di questi dolci di Carnevale, tipici del Friuli e del Veneto, è molto antica ed inizia tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900.

La sua origine è contadina, di quei contadini molto poveri.

E proprio a causa della povertà solo economica, ma non certo di “spirito” il rufiolo era “salato”, prodotto con ingredienti di scarto della carne e delle verdure e poi cotto in brodo.

In seguito, quando le mense delle case coloniche divennero più ricche, si trasformò in un dolce con ingredienti molto saporiti come pinoli, cedro, amaretti e liquore.

Verso gli anni ’50 divennero i dolci per la festa di Sant’Antonio Abate, il protettore degli animali, del 17 gennaio, (per questa festa si svolge anche una sagra a Costeggiola in provincia di Verona), ma sono diventati anche i dolci del Carnevale.

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Galani

AnnaMariaMatildeFilippozzi

Ingredienti:
3 hg di farina
2 cucchiai di zucchero
2 uova intere
1 bicchierino di grappa
1 pizzico di sale
la buccia di un’arancia grattugiata
zucchero a velo

Preparazione
Dolce carnevalesco caratterizzato dalla sottigliezza della sfoglia ricoperta da uno strato di zucchero vanigliato. Prodotto nei giorni del carnevale accompagna da sempre le feste in maschera ed i pranzi del periodo.
Sbattere le uova con lo zucchero finché il composto sarà bianco e spumoso, aggiungere gli altri ingredienti (all’arancia si può sostituire il limone grattugiato) e tirare una sfoglia sottile (penultimo numero con la macchina della pasta) tagliare a rombi . Friggere in abbondante olio e spolverizzare con zucchero a velo.

Curiosità:

Le Chiacchiere sono il dolce più semplice e di maggior successo fra quelli carnevaleschi tanto da essere presente in tutta Italia seppur con nomi diversi:

in Friuli si chiamano Grostoli, in Emilia Sfrappole, in Veneto Galani, nelle Marche Frappe, Cenci in Toscana, Chiacchiere in Campania.

La variante, nelle varie ricette regionali, è costituita dal marsala, o dal vino bianco, o dall’acquavite, o dal liquore all’anice.

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Frittelle con la polenta

AnnaMariaMatildeFilippozzi

Ingredienti:

400 g di polenta fredda
3 bicchieri di latte
1 pizzico di sale
1 hg di uvetta
1 hg di pinoli
la buccia grattugiata di un limone
4 uova
4 cucchiai di zucchero
1 fialetta di rum
1 bustina di lievito vanigliato
farina bianca q.b.
zucchero a velo
olio per friggere

Preparazione:

Schiacciare la polenta e stemperarla con il latte, passarla nel tritatutto. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e mescolare energicamente ed a lungo.
Lasciare riposare l’impasto in un luogo fresco per una notte. Rimescolare bene, fare delle palline con un cucchiaino e friggere in abbondante olio. Sgocciolare bene e spolverizzare con lo zucchero a velo.

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Frittelle di Mele

-frittelle-di-mele

  • Ingredienti:

    • 5 mele = circa 25 frittelle

    • Mele Golden o Renette

    • il succo di un limone

    • 2 o 3 cucchiai di zucchero

    • 2 bicchierini di liquore (Anice o Rum)

    • olio extravergine d’oliva quanto basta

    • 2 uova

    • 150 g. circa di farina

    • 1 cucchiaio di zucchero

    • 1 pizzico di sale

    • 1 bicchiere di latte e 1 bicchiere di acqua

      Preparazione:

      Lava e sbuccia le mele. Elimina il torsolo con un attrezzo idoneo o con il coltello, facendo attenzione a non rompere la mela.Taglia le mele a rotelle dello spessore di circa mezzo centimetro e cospargile con il succo del limone.

      Prendi un recipiente capiente e mettici le rotelle di mela a macerare con lo zucchero e il liquore all’anice.

      Nel frattempo fai la pastella. Prendi una ciotola e mettici l’acqua e il latte; aggiungi piano piano la farina girando e cercando di non creare grumi.

      Aggiungi anche un pizzico di sale e i rossi d’uovo girando bene.A parte, monta a neve i bianchi delle uova, uniscili all’impasto e amalgama il tutto.

      La pastella non deve essere né troppo liquida né troppo asciutta se è liquida aggiungi un pochino di farina e se è troppo asciutta aggiungi un pochino di latte.

      A questo punto prendi le rotelline di mela, una per volta, e immergile nella pastella e poi nell’olio extravergine d’oliva bollente per friggerle.

      Quando le frittelle di mela sono ben dorate appoggiale nella carta assorbente per levare l’unto in eccesso, levale dalla carta e disponile su un piatto da portata.
      Cospargi le frittelle di mela con lo zucchero e offrile a grandi e bambini perché sono buonissime!!!

      AnnaMariaMatildeFilippozzi

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