2.2 DAL GUARDARE ALL’OSSERVARE, NELLO SPAZIO E NEL TEMPO: “Dal paesaggio come identità alla lettura del mosaico ambientale come radici del futuro”

…a cura di Giorgio Chelidonio

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Ipogeo Santa Maria in Stelle

Dal guardare all’osservare, nello spazio e nel tempo

Dal paesaggio come identità alla lettura del mosaico ambientale come radici del futuro.

In sintesi, senza un percorso che adeguatamente conduca alla corretta esplorazione percettiva degli scenari “casa-scuola-dintorni” (individuali e di gruppo) sarà difficile che le nuove generazioni crescano orientate alla comprensione, al rispetto ed alla valorizzazione del proprio mosaico ambientale. Non si tratta di un prerequisito specialistico perché sarà quel modo di osservare e capire su cui, alla fine, ciascuno troverà plasmata la propria identità profonda e, con essa, il modo di guardare ed interpretare istintivamente gli altri paesaggi.
Si riconosce solo ciò che già si conosce” è un antico assioma ampiamente confermato dall’etologia umana, e “si può amare solo ciò che si è imparato a conoscere” ne è la logica conseguenza. Dunque, sul piano educativo, non devono esistere paesaggi “belli”, “meno belli”, “anonimi” o persino “brutti”: essi entreranno comunque a far parte dell’identità paesaggistica di chi li ha vissuti. Perciò educare a leggerli correttamente è essenziale alla formazione stessa dell’idea di paesaggio come mosaico ambientale.
E, in quanto mosaico spazio-temporale, ogni luogo potrà essere percepito come un prezioso intarsio di relazioni uomo-ambiente (quelle recenti, trasformative) e ambiente-uomo (quelle più antiche, adattive). Solo così, educando “tramite ricompensa” (il piacere di riconoscere) piuttosto che “per divieti” (es. il verde godibile solo nei “parchi naturali”), si porranno le condizioni perché ogni ambiente sia avvertito come “paesaggio della memoria” e in quanto tale vissuto, tutelato ed offerto anche agli altri. Circa 25 anni fa in Lessinia, negli stessi luoghi dove il gruppo E/A della sezione veronese di Italia Nostra realizzò (1992-1994) l’esperienza delle “vacanze laboratorio”, provai ad introdurre i ragazzi di una scuola media locale all’area geo-preistorica di San Giorgio (Boscochiesanuova) con questa domanda: immagina di invitare un tuo amico a visitare questo luogo con la frase “Vorrei che tu venissi qui perché…”.  Ne seguì un lungo, imbarazzante silenzio, rotto infine da uno dei genitori che li accompagnava: “Cosa vuole che lo inviti che qui non c’è niente!”. Da questa frase iniziammo la visita al sito tardo-paleolitico che stava sotto i nostri piedi e al potenziale parco geo-glaciale in cui il sito stesso è inserito.
Tanti, troppi anni dopo, purtroppo, in quella zona il fattore cultura stenta ancora a dare segni di vitalità, a dispetto delle decine di migliaia di depliant quadrilingui stampati dall’Azienda di Promozione Turistica di Verona. Evidentemente nel loro percorso educativo quell’approccio didattico è rimasto un episodio isolato, e le “istruzioni” (“catodiche”, “digitali o “da programmi scolastici”, hanno tranquillamente continuato ad impastare di stereotipi le mappe cognitive delle nuove generazioni. In tal modo si impedisce che il paesaggio sia radice di un futura vivibilità dei luoghi ricca anche di un turismo colto, residenziale diverso da quello estivo e del week-end. Oltretutto, quest’ultimo modello ha finora saputo paracadutare in quest’area prealpina solo anonimi condomìni speculativi per un turismo invernale stile anni ’70, ormai imploso negativamente come le stesse quotazioni immobiliari di questa zona.

Ipogeo Santa Maria in Stelle

A queste evidenze è spuntata quest’anno, quasi a contraltare, una splendida inziativa:
al recente restauro dell’ipogeo di Santa Maria in Stelle (il cosiddetto Pantheon)(1) si è aggiunta la proposta denominata “L’ipogeo e le sue vie”, una rete di itinerari di “trekking urbano a due passi da Verona” ideata e gestita dall’associazione “GVI-Giovani Volonari Ipogeo”: gli stessi, da poco più di un mese, hanno prodotto uno splendido depliant/guida che dettaglia la mappa e la sequenza di captazioni idriche, affreschi e lapidi contenute nell’ipogeo suddetto.  Parafrasando Mario Lodi(2), “C’è speranza se questo accade in Valpantena”!

Link:

1) www.ipogeostelle.it
2) https://www.youtube.com/watch?v=sPnm6TrutrY
    https://www.frasicelebri.it/s-libro/ce-speranza-se-questo-accade-al-vho/

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Testo, rielaborato e riattualizzato, della relazione presentata a
Paesaggi blu, verdi e grigi come risorse territoriali”,

Corso di aggiornamento nazionale Italia Nostra-IRRSAE Lazio
Roma 5-6-7 novembre 2001

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Bibliografia (aggiornata al 2018)

– AA.VV., 2005: L’ambiente e segni della memoria, a cura di T.V.Braggion, G.Chelidonio, U.Poce,
“Scuola Facendo-Carocci Faber”, Carocci Editore, Roma.

– Bertinato L., Braggion T.V., 2005: La matita e la bussola: esploriamo il territorio. Schede
di osservazione e analisi ambientale per la Scuola Secondaria di I° e II° grado,
“Scuola
Facendo-Carocci Faber”, Carocci Editore, Roma.

– BRAGGION V., CHELIDONIO G., 1998 : Educare alla percezione della complessità del mosaico
ambientale: schema metodologico
,. in  www.fwtunesco.org/parcocolli/htm (*).

– BRAGGION V., CHELIDONIO G., 2005: Esplorare per conoscere. Schede di osservazione
e analisi ambientale per la Scuola Secondaria di I° e II° grado,
“Scuola Facendo- Carocci
Faber”, Carocci Editore, Roma.

– BRAGGION V., Carcereri G., CHELIDONIO G., 2000 : Note metodologiche su formazione
strumenti formativi per educare alla percezione del “mosaico ambientale”
. in “Conferenza
Nazionale Educazione Ambientale, 5/2000, Genova.

– CHELIDONIO G., 1987: La Lessinia: un ambiente “didattico” da quasi 500 mila anni.  “La
Lessinia ieri oggi domani”, pp. 21-30, Verona.

– CHELIDONIO G., 1987 : Risalire la collina, la storia, la preistoria in “La Lessinia ieri oggi
domani”, pp.21-30, Verona, 1987

– CHELIDONIO G., 1989 : Appunti e schemi del percorso didattico riferiti alla percezione ed alla
sistemazione del tempo
. in “Una scuola per l’Ambiente. Risultati di una ricerca promossa da
l’O.C.S.E.”, Ed. Centro Europeo dell’Educazione, Frascati.

– CHELIDONIO G., 1992 : Apprendimento, ambiente, origini. La Nuova Italia Editrice, Firenze.

– CHELIDONIO G., 1990 : Mezzane e la sua valle: ambiente, tradi­zioni e cultura per 100 milioni di
anni
. Progetto “Ecomuseo di Mezzane”, Ed. Amm.Com.Mezzane (VR).

– CHELIDONIO G., 1990 : Educare al passato per progettare il futuro: l’archeologia sperimentale
come principale supporto per un metodo di educazione ambientale.
in “Italia Nostra”, Mensile dell’Associazione, Roma, 1991.

– CHELIDONIO G., 1990: Itinerari ambientali in Lessinia come modello educativo e di  turismo
culturale
. in “Annuario Storico della Valpolicella”, pp. 6- 32, Fumane (VR).

– CHELIDONIO G., 1991: Novaglie: conoscere il passato per valorizzare il futuro. in “Lessinia ieri
oggi domani”, Quad. Cult., pp. 97-106, Verona,.

–  CHELIDONIO G., 1992 : Il sito archeologico come luogo della memoria. in “Italia Nostra”, boll.
292, Roma.

– CHELIDONIO G., 1991: Lessinia: Archeologia e ambiente per gli anni ’90. Ed. Amm. Prov.
Verona.
– CHELIDONIO G., 1992: Percorsi archeologici per una memoria contemporanea. in “Museo diffuso
e promozione di stili di vita del cittadino”, Modena.

– CHELIDONIO G., BRAGGION V., 1996 : Quale didattica per i musei? in “Italia Nostra”, n.328,
Roma.

– CHELIDONIO G., 1998 : Ricomporre il passato per abitare la storia. in “Boll.Italia Nostra”, n.350,
pp. 25-26, Roma, 1998.

– CHELIDONIO G., 1998 : Il parco archeologico della “préa fita” (Montorio, VR), in “Salvalarte”,
Ed. Legambiente, Roma.

CHELIDONIO G., 1999 : Le feste e le tradizioni del fuoco in Lessinia. Ed. Comunità Montana della
Lessinia, Verona.

– CHELIDONIO G., 2000 : Il Fiumicello: 2000 di “memoria d’acqua a “Veronetta”, in “Salvalarte”,
Ed. Legambiente, Roma.

  • CHELIDONIO G., 2000 : Verona: tracce d’acqua per 2000 anni, in “Salvalarte”,        Legambiente, Roma.

– CHELIDONIO G., 2002: “L’altura di Forte Preara (Montorio) come “centro” di un’area a
vocazione ecomuseale,
in “La Lessinia ieri oggi domani”, pp. 131-146, Verona.

– CHELIDONIO G., 2004 : “Ecolessinia”, la Lessinia come Ecomuseo, in “La Lessinia ieri
oggi domani”, pp. 15-22, Verona.

– CHELIDONIO G., LONARDONI E., 2000 : Uomo, ambiente e pietra: un rapporto dalle
radici profonde,
Ed. C.A.I./S.Pietro Inc.-Spazio Natura/Verona.
– CONDRY J., POPPER K.R., 1996 : Cattiva maestra televisione. Ediz.CDE e Donzelli Ed.,
1996.

– LODI M.,  1963: C’è speranza se questo accade al Vho,

– LODI M.,  1994 : La TV a capotavola. A.Mondadori Editore, Milano.

– LORENZ K., 1984 : Il declino dell’uomo. Arnoldo Mondadori Editore, Milano.

– SEMERARO R., 1988 : Educazione ambientale, ecologia, istruzione. Franco Angeli Libri,
Milano.

(*) il link evidenziato (parte 1 di questo articolo) non risulta più attivo. Per le attività del progetto FWT (Friends of the World Treasures) si rimanda al sito http://www.clacpd.org/documents/plan/relazione-del-consiglio-della-comunita-sui-primi-trentasei-anni-di-attivita  – 

Verona 20.01.2020

Giorgio Chelidonio (2.2 fine)

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